"CERTIFICAZIONE" DEL FOTOGRAFO
PROFESSIONISTA TRAMITE ATTESTATI ASSOCIATIVI

 

Queste indicazioni sono riferite ai fotografi professionisti Soci TAU Visual


Esame screening, certificazioni, qualificazioni ed altre soluzioni di valutazione associative

In estrema brevita', in queste pagina sono riassunte le possibilita' di certificazione e di valutazione del lavoro del fotografo professionista.

Premessa indispensabile.
In alcuni casi - sia per desiderio di confrontarsi con altri e di misurare la propria crescita professionale, sia per poter attestare verso l'esterno la propria oggettiva competenza  - alcuni colleghi sentono l'esigenza di ottenere un riconoscimento tramite un meccanismo di valutazione o di qualificazione.
La forma maggiormente ufficiale di certificazione e' quella che passa attraverso la certificazione di terze parti; esiste una Norma Nazionale (Norma UNI 11476) che descrive la professione del fotografo, ed e' possibile chiedere - tramite Enti certificatori accreditati da Accredia, ente unico nazionale di certificazione - di essere certificati in tal senso. 
Trovi le indicazioni a www.fotografi.org/uni

Esistono anche altre strade non formali di valutazione e attestazione, che prendono le mosse dalle associazioni professionali.

(per un chiarimento su cosa si possa intendere per certificazione informale, non-formale e formale, vedi www.fotografi.org/certificazione)

Da questa esigenza sono nati, con modalita' e finalita' differenti, alcuni sistemi di valutazione e qualificazione, che qui presentiamo riassuntivamente.
Innanzitutto, ciascun Socio TAU Visual ha il diritto/dovere di partecipare all'esame screening, gratuito e rivolto a tutti i Soci, indistintamente.
Grazie al rapporto di collaborazione con Siaf/Cna e con la Fondazione Orvieto Fotografia, e' possibile per i soci TAU Visual chiedere di partecipare anche al sistema di esame/qualificazione QIP e QEP, e IPP (Italian Professional Photographer) anche se non iscritti Fiof.

Va comunque precisato che - storicamente - l'Associazione Nazionale Fotografi Professionisti TAU Visual ha sempre ritenuto che la piu' importante certificazione di affermazione professionale del Fotografo provenga - purtroppo o per fortuna - dal mercato stesso.
Quando il Professionista vede riconosciuto - sia sul piano economico che su quello creativo - il suo operato da parte della sua clientela, ha in questa situazione la migliore e piu' incontestabile certezza di essere stato "certificato" dal suo mondo.
Specialmente nelle dinamiche professionali legate alla fotografia creativa di livello, commerciale, pubblicitaria, editoriale, di moda e' raro - se non impossibile - che venga richiesta o tenuta in particolare considerazione una qualche certificazione esterna.
I sistemi di valutazione, di esame e di certificazione ideati e adottati dalle Associazioni professionali - noi compresi - hanno quindi alcuni meriti - fra cui quello di aiutarsi reciprocamente ad osservare in chiave critica il proprio lavoro - ma di rado determinano di per se' una sensibile differenza nella propria affermazione professionale, e in ogni caso non vanno certo considerati mai come "abilitanti" all'esercizio dell'attivita'. 
Si potrebbe dire che l'esame o la certificazione "osserva" una condizione di crescita professionale, ma non che la "determini".

Descriviamo le diverse strade per la valutazione del proprio operato.
Oltre all'apprezzamento del mercato stesso (che a nostro avviso rappresenta la principale - e definitiva - valutazione di merito), esistono - semplificando - tre diverse strade:

Caratteristiche, possibilita' e limiti di ciascun sistema

  • Esame screening
    dei Soci dell'Associazione Nazionale Fotografi Professionisti TAU Visual
cosa e' Si tratta della valutazione del portfolio professionale e del curriculum di ciascun singolo socio TAU Visual. Ogni Socio ha il "diritto / dovere" di sottoporre alla valutazione collegiale della Commissione Soci una rappresentativa selezione del suo lavoro, e di derivarne una valutazione "di livello", e cioe' una valutazione della possibile collocazione all'interno dei livelli professionali su cui si basa la classificazione tariffaria suggerita dall'associazione.
perche' viene fatto Lo scopo principale e' triplice (1 - associazione / 2 - fotografo / 3 - clientela): 
1) Mediante l'esame screening, l'Associazione conosce i suoi membri in maniera piu' concreta e mirata, riuscendo cosi' ad instradare meglio le attivita' dell'associazione sulla base delle reali esigenze dei Professionisti soci.
2) Dall'altro lato, il singolo Professionista riceve un'indicazione esterna (e quindi non soggettiva) di "collocazione professionale" che potra' essergli d'aiuto nel suo processo di crescita, per confrontarsi costantemente e quindi migliorare.
3) Se espressamente richiesto dal Fotografo - e solo in questo caso - l'Associazione potra' farsi garante nei confronti di terzi, che desiderino avere assicurazione sul livello professionale di un loro fotografo fornitore.
con quali modalita' si partecipa - costi Il sostenere l'Esame Screening e' un atto GRATUITO per tutti i Soci TAU Visual, ed e' obbligatorio. Va inviato un estratto del portfolio (da 10 a 20 immagini), il curriculum vitae, copia dei documenti, un'autocertificazione di affidabilita' e l'impegno al rispetto del codice deontologico. E' possibile anche chiedere che la valutazione di massima avvenga sulla base di un proprio sito web pubblicato, comunque inviando la documentazione cartacea richiesta per gli atti. Il materiale va sottoposto rispettando le regole indicate a questa pagina, e servendosi dell'apposito modulo (disponibile qui). Le valutazioni avvengono con cadenza orientativamente trimestrale.

Clicca qui per le modalita' di partecipazione (SOLO SOCI)

su cosa si basa la valutazione Sulla valutazione collegiale e comparata del livello tecnico, inventivo e creativo delle immagini, con notevole attenzione alla componente di affermazione sul mercato (pubblicati, campagne, esperienze curriculari significative). I criteri che concorrono alla valutazione sono:
a) Efficacia ed originalita' sul piano creativo.
b) Padronanza del mezzo tecnico (evidente conoscenza della tecnica, le cui regole possono poi essere osservate con rigore o stravolte per le proprie finalita' espressive).
c) Curriculum personale significativo sia sul piano professionale che sul piano culturale ed umano.
d) Particolarmente importante: penetrazione del proprio mercato di riferimento, e cioe' comprovata affermazione nel proprio settore di specializzazione. 
e) Capacita' di presentazione e sintesi.
La valutazione viene effettuata unicamente dalla commissione soci dell'associazione. E' espressa con un punteggio in settantesimi.
cosa attesta Il risultato dell'esame screening e' espresso in settantesimi, ed e' direttamente correlato ai livelli professionali previsti per il tariffario. Il risultato non e' quindi una valutazione di idoneita' o di non-idoneita', ma una valutazione "metrica" dell'ipotetica collocazione professionale.  L'attestato di attribuzione del livello viene consegnato al Socio, che decide se farne un uso pubblico o meno. I risultati dello screening NON vengono divulgati ne' pubblicizzati direttamente dall'Associazione, che li tratta come segreto d'ufficio. Se il fotografo ha desiderio di rendere pubblica l'attestazione, lo fa di sua iniziativa.
aspetti positivi E' un modo snello, semplice, gratuito e capillare di fare crescere la conoscenza fra associazione e professionisti; sono valutati indistintamente tutti i membri dell'associazione. Non comporta "ammissione" o "non ammissione", ma esprime una valutazione di livello, il piu' possibile vicina a quella del mercato stesso.
Non ha alcun costo di partecipazione, ed e' concepito come servizio offerto ai Soci.
Permette una capillare conoscenza fra Associazione e suoi membri, rende possibili le segnalazioni di competenze specifiche ai clienti che interpellano l'Associazione.
limiti del sistema La valutazione e' basata su documentazione essenziale, e si fonda su parametri misti fra capacita' tecnica, creativa e penetrazione del mercato (ma i diversi elementi possono non procedere di pari passo).
Non ha forti valenze "autopromozionali", proprio perche' considerata come valutazione fra addetti ai lavori, non pubblicizzata all'esterno del nostro specifico settore.
Non viene proposta verso il vasto pubblico come elemento di affermazione professionale.

 

cosa e' Ideato dalle Associazioni di categoria Siaf/CNA e Confartigianato, e attualmente affidato alla Fondazione Orvieto Fotografia per l'assegnazione delle qualifiche, il sistema e' basato su una valutazione molto strutturata ed analitica di un estratto del portfolio.
perche' viene fatto Si tratta di un'analisi accurata del portfolio dei candidati, mirante a giudicarne la qualita' complessiva come adatta - o meno - ad ottenere la qualifica.
Poiche' i criteri sono oggettivamente molto selettivi, il superamento della selezione e l'ottenimento del certificato di Qualificazione attesta un livello professionale elevato.
Dopo aver ottenuto la qualificazione italiana (QIP) e' poi possibile chiedere che il proprio lavoro venga valutato dalla commissione mista interassociativa fra le associazioni di altri Stati che aderiscono all'iniziativa, con questo puntando ad ottenere una valutazione di "idoneita'" da una commissione composta da delegati provenienti da Associazioni di pił Stati, e quindi allargata a criteri di valutazione che tengano conto anche delle diverse ricchezze culturali. Se la commissione internazionale riscontra un livello elevato fra i candidati qualificatisi inizialmente nel loro Paese, viene concessa la Qualificazione Europea (QEP).
con quali modalita' si partecipa - costi Le sessioni si tengono periodicamente e, solitamente, in concomitanza con la manifestazione di Orvieto Fotografia. Occorre presentare un portfolio ridotto ad una selezione di 12 immagini, che rispetti precise norme tecniche di presentazione, riassunte all'apposita pagina di presentazione sul sito Fiof 
http://www.fiof.it/
La quota di partecipazione ad una sessione di valutazione e' di 150 euro comprensive delle spese di rispedizione. In caso di iscrizioni a piu' qualifiche specialistiche, il candidato e' tenuto a presentare un pannello di 12 immagini e a pagare la quota di iscrizione per ogni singola qualifica specialistica richiesta.
su cosa si basa la valutazione I criteri di valutazione sono standardizzati in maniera da garantire la massima oggettivazione possibile delle valutazioni. I parametri di base sono: 
1 impatto emotivo
2 qualitą della composizione
3 originalitą o stile
4 omogeneitą espressiva
5 illuminazione
6 tecnica (messa a fuoco, esposizione ecc.)
7 controllo della qualitą della stampa e materiali
8 presentazione.
Gli elementi dettagliati sono al sito
http://www.fiof.it/
cosa attesta Attesta il livello elevato di qualita' raggiunto da chi superi la selezione, e quindi un grado di relativa eccellenza fra coloro che si sono sottoposti alla valutazione. 
aspetti positivi E' un modo analitico, strutturato e controllato per valutare il livello di preparazione tecnica ed espressiva nel suo complesso. E' gestito curando al massimo il rigore formale e l'oggettivizzazione della valutazione. Permette di confrontarsi con altri colleghi e - se meritevoli - di essere confrontati anche con professionisti di altre Nazioni. Dato il carattere selettivo e pubblico, il superare la selezione ha una sua forte valenza celebrativa e, per certi versi, premiante verso l'opinione pubblica, specie fra i colleghi.
limiti del sistema La descrizione formale del sistema (Qualificazione Italiana - Qualificazione Europea) significa solo che la qualificazione e' attestata dalle associazioni di fotografi che riconoscono il sistema, in Italia ed in molti Paesi europei, e non va intesa - come alcuni credono - come una certificazione della Comunita' Europea o, comunque, di una sorta di abilitazione o riconoscimento ufficiale ad esercitare l'attivita' professionale.
Ad oggi, il sistema e' abbastanza conosciuto all'interno del settore fotografico, ma molto poco all'esterno. Su questo fronte, la "certificazione" proveniente da premi di grande visibilita' (vedi piu' avanti) ha un maggiore impatto qualificativo.

 

cosa e' Ideato e conseguentemente gestito dalla Fondazione Orvieto Fotografia per l'assegnazione delle certificazioni, il sistema e' basato sulla "certificazione" ottenuta per effetto del cumulo di "crediti formativi", cioe' di punteggi fra loro cumulabili determinati dalla partecipazione a manifestazioni di informazione, corsi, esposizioni, ed altre iniziative formative. 
perche' viene fatto Si tratta di un sistema che tende a premiare la formazione professionale in itinere, cioe' la costanza del professionista nel manternersi aggiornato su temi di fondo. Risponde all'istanza - avanzata da una porzione di professionisti - di conferire un' ufficializzazione allo status professionale, basandosi su attivita' misurabili e codificabili. 
con quali modalita' si partecipa - costi Per la natura dell'iniziativa, le modalita' ed i costi sono in evoluzione, dato che il raggiungimento del punteggio necessario per la certificazione passa attraverso corsi ed iniziative variabili. 
Per dettagli, consultare l'apposita sezione di http://www.fiof.it/
su cosa si basa la valutazione Non si tratta di una valutazione, ma di un punteggio ad accumulo. Vedi il punto precedente.
Il raggiungimento del determinato punteggio avviene attraverso la frequenza a corsi e/o la presentazione di titoli / diplomi, premi, pubblicazioni ecc
Gli elementi dettagliati sono al sito
http://www.fiof.it/
cosa attesta Attesta che il professionista ha partecipato ad un numero significativo di eventi formativi e/o informativi. 
aspetti positivi E' un metodo che riduce al minimo l'elemento soggettivo della valutazione (cioe', la valutazione da parte di terzi del criterio di qualita' raggiunta) e si poggia, al contrario, su crediti numericamente in parte misurabili. Spinge il professionista a mantenersi formato ed informato mediante la frequenza di corsi, favorendo l'esistenza di un livello di base di formazione,
Permette al fotografo che non si senta premiato dal mercato di avere un suo oggettivo riconoscimento.
limiti del sistema La frequenza a corsi ed iniziative di formazione non fornisce indicazioni sul livello qualitativo raggiunto, ma solo sull'assiduita' di frequenza, e sulla quantita' di corsi acquistati. 
Il criterio non meritocratico (ma appunto basato su titoli) tende ad agevolare la certificazione di professionisti di non particolare rilievo. 

 

cosa e' Non si tratta di veri sistemi di valutazione o di qualificazione come i due precedentemente esaminati, ma dei riconoscimente e dei premi DI RILEVANZA a cui il fotografo puo' concorrere.
Non ci si riferisce alla pletora di concorsi e riconoscimenti fra fotografi, ma a quei riconoscimenti che vengono ideati da strutture esterne al settore fotografico, e che quindi offrono visibilita' non all'interno della classica "parrocchia" della fotografia professionale, ma al suo esterno.
perche' viene fatto Poiche' ci si riferisce non ad un'iniziativa in specifico, ma ad un genere di iniziative, e' impossibile essere specifici sulla natura delle motivazioni. Solitamente, strutture esterne come enti o associazioni non fotografiche premiano (alla reciproca ricerca di visibilita') lavori particolarmente apprezzati sul piano creativo e qualitativo. Va notato che nella maggior parte dei casi questi premi attingono nel novero dei lavori gia' pubblicati (pubblicita', libri, servizi) ed hanno quindi un forte legame con il mercato. Un buon esempio e' quello del premio dell'ADCI per la pubblicita' (www.adci.it) oppure il World Press Photo ( http://www.worldpressphoto.nl ) per il reportage.
con quali modalita' si partecipa - costi Come sopra. Ogni Premio ha la sua storia. Generalmente, l'opera iscritta "Paga" una quota, e con i proventi delle iscrizioni si coprono le spese generali. Altre volte, esistono sponsor che sostengono le spese di gestione.
su cosa si basa la valutazione I criteri variano da iniziativa ad iniziativa.
cosa attesta Vincere un premio per uno specifico impiego fotografico attesta un forte livello di eccellenza, passato attraverso due griglie di selezione: dapprima il mercato - che ha fatto uso delle proprie immagini - e poi la giuria del premio, che ha scelto fra i partecipanti.
aspetti positivi Il distinguersi in premi prestigiosi legati agli utilizzi fotografici ed organizzati da strutture esterne al mondo fotografico ha una forte valenza autopromozionale: agevola oggettivamente la conoscenza del nome dell'autore al di fuori delle solite cerchie di conoscenza, permette di rafforzare la propria immagine presso i clienti gia' acquisiti, e "fa curriculum".
limiti del sistema E' abbastanza raro il riuscire a distinguersi, e spesso le selezioni finali lasciano perplessi. I premi di ampia risonanza, infatti, attirano molti partecipanti, e quindi molti lavori. La prima parte di selezione - con la quale si "scremano" i migliori lavori, eliminando quelli non degni di nota - e' una selezione oggettiva, e quindi affidabile. L'ultima fase della scelta, spesso fra lavori di grande pregio, finisce con l'essere legata a criteri di selezione che scivolano nel soggettivo e nell'opinabile, proprio perche' il confronto razionale non e' piu' possibile, fra lavori di alto livello. Cosi', la scelta finale e' a volte emotiva, sempre discutibile.