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diritti dell’utilizzatore di immagini
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Se sei un cliente utilizzatore di immagini fotografiche, in queste pagine puoi trovare alcuni elementi per distinguere fra fotografi affidabili o meno.
Tieni presente che TAU Visual e’ stata la prima associazione professionale del settore fotografico a richiedere agli iscritti – fin dal 1992 – il rispetto obbligatorio di un codice deontologico di autoregolamentazione, a difesa del cliente.

Da noi – preferibilmente attraverso la documentazione reperibile in questo sito – potrai attingere gli elementi per capire se il tuo fornitore fotografo ti sta chiedendo qualcosa che rientra nei suoi giusti diritti, o se ti sta in qualche modo ingannando.

Se ti rendi conto di essere oggetto di un imbroglio o di un illecito fotografico, ti suggeriamo di segnalare a noi i casi di comportamenti dubbi (per l’ammonizione e l’eventuale espulsione dall’Associazione), ma ti segnaliamo anche che – essendo noi un’associazione di fotografi professionisti – per la "difesa" della tua posizione e’ preferibile che tu ti rivolga ad un’Associazione di Consumatori ed Utenti, o ad un tuo legale, anche se potrai utilizzare gli elementi che noi stessi ti offriamo, per meglio documentarti nella difesa.

Per semplicita’, possiamo raggruppare i problemi che si possono presentare in due grandi casistiche: il caso dell’utente privato (foto di matrimoni, ritratto, eccetera) o il caso dell’utente professionale (aziende, agenzie pubblicitarie, editori, eccetera).

 


RISOLUZIONE AI PROBLEMI DEGLI UTILIZZATORI DI IMMAGINI


Domande frequenti se sei un PRIVATO

 

 

Domande frequenti se sei un’AZIENDA

 

 

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R.: Di chi sono i negativi del mio servizio?

Nel caso del servizio di nozze o di ritratto (in genere, quando la persona che commissiona il lavoro e’ anche il soggetto fotografato) si ricade in un caso particolare, per cui – salvo accordi diversi – i negativi restano di proprieta’ del fotografo.

Tuttavia e’ cosa corretta che il fotografo dia la possibilita’ al cliente di contrattare, fin dalla commissione del servizio, l’eventuale vendita anche dei negativi, in maniera che il privato abbia la possibilita’, se lo preferisce, di entrare in possesso di tutto il materiale, acquistandolo.

Questo genere di possibilita’ e’ suggerita e descritta anche nel contratto che abbiamo stipulato d’intesa con alcune associazioni di consumatori.

Riportiamo qui di seguito, invece, la sentenza della Corte di Cassazione che descrive il mantenimento per il fotografo della proprieta' dei negativi (fatta ovviamente salva la possibilita’ che tale proprieta’ venga ceduta, dietro compenso).

matrimonio, proprieta’ negativi (sentenza C.Cass. 4094/80)

Nell'ipotesi di ritratto fotografico eseguito su commissione, regolata dall'art. 98 l. 22 aprile 1941 n. 633 sul diritto d'autore, il committente, diversamente da quanto stabilito dall'art. 88 comma 3 di detta legge per le fotografie di cose in suo possesso, non acquista il diritto esclusivo di utilizzazione della fotografia, il quale rimane al fotografo, pur concorrendo con quello della persona fotografata o dei suoi aventi causa di pubblicare e riprodurre liberamente la fotografia medesima, salvo il pagamento al fotografo di un equo corrispettivo nel caso che la utilizzino commercialmente. Nell'ipotesi indicata, pertanto, ove manchi un diverso patto, deve ritenersi che il fotografo conserva la proprieta’ del negativo e non e’ tenuto a consegnarlo al committente.

Cassazione civile, sez. I, 28 giugno 1980 n. 4094, Giust. civ. Mass. 1980, fasc. 6. Foro it. 1980, I,2121. Giust. civ. 1980, I,2101.

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R.: Possono pubblicare l’immagine del mio ritratto?

Generalmente, NO.

Occorre l’assenso della persona ritratta, per qualsiasi pubblicazione, eccezion fatta per i personaggi pubblici, e per gli impieghi (anche di ritratti di persone non note) destinati ad usi di studio, culturali, di polizia. Va poi detto che se sei semplicemente riconoscibile in un’immagine di un evento od un avvenimento avvenuto in pubblico, l’immagine non puo’ essere definita un "ritratto", ed e’ pubblicabile liberamente.

Infine, va osservato che – a meno che la pubblicazione non comporti oggettivi problemi di privacy o danni di immagine – e’ assoluta consuetudine lasciare che il fotogiornalista eserciti il diritto di informazione, non opponendosi alla pubblicazione di quei ritratti che non cagionano danno alla persona ritratta.

Trovi QUI alcuni approfondimenti.

Trovi QUI il testo della legge.

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R.: Quanto e’ giusto che costi il mio servizio di cerimonia?

In realta’, non esiste una risposta immediata, dato che il prezzo di una prestazione professionale puo’ essere variabile in tutti i settori, ed anche in quello fotografico.

E’ molto difficile che un servizio accettabile di cerimonia possa essere offerto a meno di 500 – 600 euro, da un professionista che paghi correttamente le imposte.

Un servizio di media qualita’ e’ normalmente compreso fra i 1.000 ed i 2.000 euro. Autori particolarmente apprezzati possono chiedere attorno ai 4.000 – 5.000 euro.

Quello che e’ di capitale importanza, comunque, e’ che l’accordo iniziale sia basato su degli esempi concreti di servizi fotografici, e che il prezzo sia concordato fin da subito. E’ preferibile l’offerta di un costo forfaittario che comprenda il servizio, le spese, le stampe (piu’ eventuali espliciti e ben descritti extra, per la richiesta di un numero superiore di stampe o di altre tipologie di servizio).

Fai attenzione ai prezzi "aperti", che si costruiscono sulla base del numero delle stampe: presta attenzione a che il contratto non contenga l’obbligo al ritiro di tutte le immagini eseguite, od altri elementi non determinabili da te come cliente.

E’ invece corretto che, se non viene stabilito un prezzo a forfait, venga almeno fissato un numero minimo di stampe.

Se desideri approfondire gli aspetti tariffari, puoi consultare il tariffario on-line QUI, oppure – allegando due francobolli da 0,41 euro (due da 800 lire) per  parziale rimborso spese di spedizione - chiedere che ti venga spedito il nostro tariffario di riferimento (un volumetto di 128 pagine).

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R.: Cosa devo aspettarmi di trovare sul contratto per il servizio di nozze?

La soluzione migliore e’ un contratto che sancisca i diritti ed i doveri di entrambe le parti. Puoi consultare QUI il contratto – molto completo e quindi un po’ complesso – che abbiamo stipulato in accordo con alcune associazioni di utenti. E’ un contratto che prevede, molto nel dettaglio, reciproche garanzie.

Anche se non venisse adottato un contratto cosi’ dettagliato, controlla che il contratto riporti, chiaramente, questi punti:

a) L’indicazione del costo complessivo, o la possibilita’ di controllare e determinare con chiarezza quanto verrai a pagare (non deve esserci l’accettazione incondizionata di un numero di stampe imprecisato e non determinabile da te).

b) L’indicazione del tipo di servizio; la data e gli orari di esecuzione; la data di consegna ultima del materiale.

c) Concorda esplicitamente con lo studio fotografico se le riprese dovranno essere effettuate da una persona in specifico, o se ti affidi alla loro struttura in generale.

d) La specifica del fatto che le immagini possano o non possano poi essere esposte in vetrina o comunque pubblicate.

e) La proprieta’ dei negativi (per default del fotografo), e l’eventuale costo per acquistarli definitivamente.

f) Il costo delle ristampe e di eventuali altri servizi aggiuntivi.

 

Se lo desideri, puoi chiedere allo studio fotografico se sono o meno associati a TAU Visual. I nostri soci sono obbligati al rispetto del Codice Deontologico.

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R.: Cosa devo aspettarmi da un fotografo corretto?

Che sia chiaro, cortese e trasparente. Tieni presente che la capacita’ tecnica ed artistica varia moltissimo da professionista a professionista (e con essa anche il costo della prestazione), ma che la linearita’, la correttezza e la trasparenza devono essere offerte a qualsiasi livello professionale. Devi aspettarti che il fotografo rispetti – nella sostanza – le norme di questo semplice Codice Deontologico.

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R.: E’ vero che il nome del fotografo va citato accanto alle sue foto?

Generalmente parlando, e’ vero, perche’ il fotografo e’ autore di un’interpretazione, e come tale e’ protetto esplicitamente dalla legge sul diritto d’autore, anche per quello che riguarda i diritti morali.

Vero e’ che la stessa legge prevede che tale obbligo ci sia per le foto nelle quali esista un apporto interpretativo da parte del fotografo, mentre venga meno nel caso di semplici fotografie documentative (senza alcun apporto interpretativo del fotografo).

Un po’ di buon senso servira’ semplicemente a concordare con il fotografo eventuali deroghe a questa norma di legge: a volte, puo’ essere conveniente per entrambi non indicare il nome quando invece sarebbe stato obbligatorio farlo (e’ il caso di alcuni impieghi pubblicitari, ai quali il fotografo stesso non vuole necessariamente essere legato), oppure – viceversa – e’ il caso di alcune pubblicazioni, commerciali od editoriali, per le quali menzionare il nome del fotografo anche se non sarebbe obbligatorio e’ una cortesia che non costa nulla al cliente, e che e’ utile al professionista.

Ad ogni buon conto, trovi:

QUI un breve approfondimento e:

QUI il testo della legge.

 

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R.: Quali compensi sono leciti e quali sono eccessivi?

Per la fotografia commerciale ed editoriale, a differenza della foto destinata ai privati, e’ impossibile dare una risposta in breve, perche’ sono letteralmente centinaia le variabili.

Per analizzare questi aspetti tariffari, puoi consultare il tariffario on-line QUI, oppure – allegando due francobolli da 0,41 euro a parziale rimborso spese di spedizione - chiedere con una lettera postale (via Manara, 7 – 20122 Milano) che ti venga spedito il nostro tariffario di riferimento (un volumetto di 128 pagine).

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R.: Il fotografo puo’ riutilizzare immagini che in origine aveva realizzato per noi?

Il fotografo conserva un diritto di antologizzazione, che gli lascia la facolta’ di raccogliere le immagini realizzate fino a quel momento in un "book" autopromozionale, usato per mostrare ai potenziali clienti il genere di fotografia che e’ in grado di fare.

Il fatto, invece, che abbia la facolta’ di vendere o comunque cedere a terzi le immagini realizzate inizialmente per voi dipende esclusivamente dagli accordi presi. Se il compenso e’ stato pagato per uno specifico diritto di utilizzo (vedere eventuali contratti, preventivi, lettere di accordo, le fatture), gli altri impieghi non espressamente ceduti restano del fotografo, che li puo’ utilizzare.

Se, invece, il servizio e’ stato acquisito "in blocco" dal cliente, senza specificarne un uso specifico, allora il fotografo non puo’ cederlo a terzi senza il consenso del primo cliente.

QUI il testo della legge.

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R.: Esistono dei contratti standard?

Si. Ne trovi un estratto QUI.

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R.: Cosa devo aspettarmi da un fotografo corretto?

Che sia chiaro, cortese e trasparente. Tieni presente che la capacita’ tecnica ed artistica varia moltissimo da professionista a professionista (e con essa anche il costo della prestazione), ma che la linearita’ , la correttezza e la trasparenza devono essere offerte a qualsiasi livello professionale. Devi aspettarti che il fotografo rispetti – nella sostanza – le norme di questo semplice Codice Deontologico.

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R.: Potete aiutarmi a trovare un professionista valido?

Certamente si’.

Sono soci della nostra associazione quasi 1.500 professionisti, in tutta Italia, di ogni specializzazione e di ogni livello professionale.

Puoi rivolgerti a noi per avere un’indicazione mirata sulle specifiche esigenze.

NON ci chiedere l’indirizzario completo, che non forniamo (se non in caso di esplicite convenzioni con fornitori di servizi per fotografi) sia per motivi di privacy, sia per evitare che il nostro servizio associativo venga semplicemente sfruttato come canale di pubblicita’ per attivita’ commerciali.

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associazione nazionale fotografi professionisti
TAU Visual

via manara, 7 - 20122 milano
tel 02-55187195 - 55187321
fax: 02-5465563

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