ROYALTY FREE PHOTO - MICROSTOCK
analisi del fenomeno
dal punto di vista del fotografo
ATTENZIONE: Avevamo realizzato questa analisi a meta' 2007; abbiamo mantenuto questa pagina on-line per "storicita"', ma l'argomento viene ora affrontato in forma aggiornata a:
Analisi 2007: nuova enorme opportunita' di mercato
globale dell'immagine, o ignobile fenomeno di distruzione del concetto di
dititto d'autore e del valore della fotografia?
Qui forniamo gli strumenti per capire. Decidi poi tu.
In questa analisi introduttiva si parla di fotografia stock (cioe' d'archivio) venduta secondo il criterio del royalty free low cost, cioe' la formula per cui le immagini vengono cedute a partire da prezzi molto bassi (per capirci, a partire da uno o due dollari per le basse risoluzioni), dando all'acquirente il diritto di fare cio' che vuole di tale immagini: pubblicazioni editoriali, cataloghi, cartoline, merchandising, ma anche - se lo volesse - pubblicita' e promozione.
COMPARAZIONE DELLE ARGOMENTAZIONI: argomenti a favore contrapposti agli argomenti contro....
UNA GRANDE OPPORTUNITA' DI MERCATO | CIFRE SCANDALOSE CHE UCCIDONO IL MERCATO |
Considerazioni
a favore del RF Si guadagna come e piu' delle normali vendite d'archivio. Tentare, faticosamente, di vendere un'immagine ad un prezzo elevato e' solo una delle possibilita'. L'altra soluzione e' di vendere le immagini a prezzi bassi, ma molte volte (un po' come le suonerie o i file musicali, venduti a piccole cifre, ma generando grandi volumi). La Rete ha permesso di raggiungere rapidamente e capillarmente un'utenza che prima nemmeno pensava di acquistare immagini, ed adesso - proprio grazie alla facilita' ed all'economicita' - ha iniziato a comprare. Piccoli importi moltiplicati molte volte fanno cifre significative. Nella tabella riportata QUI SOTTO: vedi comparati i risultati ottenuti da alcuni fotografi scelti a caso fra quelli di iStock (puoi farlo anche tu: il sistema permette di vedere quanti download ha avuto un'immagine). In un mese di tempo (agosto) ciascuno di loro ha avuto un numero di downloads ragguardevole. La media del compenso per un download (vedi piu' avanti) e' orientativamente di un dollaro. Questo significa che - laddove in archivio non ci sia solo qualche decina di immagini - i compensi percepiti in un mese sono di diverse centinaia di euro e, nei casi degli autori piu' attivi, anche di parecchie migliaia di euro. |
Considerazioni
contro il RF Supponiamo anche che sia possibile per alcuni guadagnare cifre interessanti (ammesso e non concesso, perche' se non si ha il tempo di catalogare correttamente le foto, le occasioni di vendita crollano drasticamente). Comunque, al di la' dell'effettiva opportunita' di vendita, il punto non e' tanto che si possa - in questi primi tempi - raggranellare qualche soldo tramite questa strada. Il punto reale che sfugge alla "nuove leve" della fotografia e' che in pochi anni operazioni di questo genere stanno vanificando decenni e decenni di professionalita' e di giusta difesa della creativita' e della fotografia. Se il cliente - a maggior ragione, su scala mondiale - percepisce che e' possibile acquistare per pochi spiccioli immagini con cui potra' poi fare quello che vuole, come si potra' pretendere poi di far pagare il giusto le altre prestazioni fotografiche? Certo, vendendo le foto a un dollaro se ne vendono tante. Ma chi ha comprato immagini di questo genere, cosa fara' quando un fotografo "normale" gli chiedera' anche solo duecento euro per una giornata di lavoro? Gli ridera' in faccia. Abbiamo faticosamente costruito in un secolo e mezzo la cattedrale della fotografia professionale, ed adesso un orda di "cavallette" creative si sta portando via statue, affreschi e mattoni, anche gasandosi perche' c'e' tanta roba da prendere... Bella evoluzione. |
UN MERCATO APERTO ALL'UMANITA' | UN CASINO ED UNA PERDITA DI TEMPO |
Considerazioni
a favore del RF Meccanismi come questi rendono possibile il confronto con centinaia di migliaia di altri autori, in una sorta di confronto reciproco estremamente stimolante. Anziche' arroccarsi nella convizione di avere inventato creativamente ogni piccolo passo, si compiono passi da gigante condividendo la conoscenza e le idee con gli altri creativi. All'interno di iStock - ad esempio - si e' sviluppata una vera e propria comunita', nella quale si creano reti di dialogo, collaborazione, suggerimenti; alcuni danno consigli, tutti condividono le esperienze reciproche, alcuni sviluppano software gratuiti - e disponibili per tutti - per la catalogazione delle immagini, per la creazione di tag efficienti, per la promozione del portfolios verso l'esterno; vengono organizzate competizioni creative, e il confonto e' continuo. La creativita' e' stimolata, la formazione e' reciproca e gratuita. E' una crescita vera, finalmente superando gli steccati del proprio micro giardinetto creativo, micromondo provinciale. Ma e' abbastanza inutile argomentare su questo aspetto: o si capisce qual e' la potenzialita' della condivisione creativa, o non lo si capisce. Ed in questo caso, si e' sostanzialmente tagliati fuori da questa evoluzione. Comunque, e' nell'ordine delle cose: se non ci si adegua ai mutamenti, si soccombe con il susseguirsi delle generazioni. Si comunica in inglese, con il mondo, ora una sorta di linguaggio universale. |
Considerazioni
contro il RF Innanzitutto una considerazione pratica: tutto questo delirio di interazione e di scambio comune significa prima di tutto una cosa: una perdita di tempo stratosferica. Ora, se il ragazzino di 19 anni puo' anche stare in cameretta tutto il giorno per cazzeggiare nel social networking con la ragazzina di Ottawa o di Baltimora, buon per lui; poi mette in stand by il computer, va in sala da pranzo e mangia quello che la mamma gli ha cucinato prima. Finisce di mangiare, la mamma sparecchia e lava, e lui torna a rifinire la sua creativita'. Lui. Io che sono un adulto e mi faccio il mazzo per far quadrare i conti, questo non lo posso fare, e "condivisioni" come iStock sono insostenibili anche solo in termini di tempo. Inoltre: la creativita' non e' un fenomeno sociale, e' squisitamente un fenomeno personale: anzi, assolutamente non riproducibile. Tutte le leggi mondiali sul diritto d'autore partono proprio da questo presupposto: difendere quel "plus" assolutamente personale e non riproducibile che la creativita' rappresenta. Quello che fanno comunita' di questo genere e' semplicemente di sfruttare (gratuitamente) la capacita' e la creativita' di quell'1% di partecipanti davvero creativi e trainanti. Gli altri, bovinamente, seguono a gregge. E' un effetto di amplificazione di massa, un effetto "auditel", non una conquista di creativita' sociale, che e' una contraddizione di termini. Si comunica in inglese, bella roba. Faccio una fatica bestiale, e meta' di quello che viene scritto lo capisco male o lo fraintendo. Perche' devo sentirmi straniero a casa mia? |
Come chiedere l'ammissione all'Associazione
Qui trovi una tabella che indica - su alcuni autori presi a caso, se vuoi
prova anche tu su altri - quanti download (cioe', vendite della loro immagine)
hanno ottenuto nel mese di agosto.
Si noti che:
* La proporzione fra immagini presenti nel portfolio e download venduti non e'
assolutamente standard. Dipende molto da tanti fattori: ovviamente
l'appetibilita' delle immagini, ma anche dal dinamismo nel proporsi, dalla
promozione all'esterno, dall'efficacia dell'indicizzazione con le chiavi di
ricerca.
* Anche se non esiste una regola, orientativamente i download venduti nell'arco
di un mese sono in numero compreso fra la meta' ed il doppio del numero di
immagini presenti (per capirci: per 100 immagini presenti e ben indicizzate, in
un mese si vendono da 50 a 200 download).
Nota: le immagini su iStock non sono automaticamente accettate: vengono
selezionate dai gestori.
* Un download non ha un valore assoluto: il costo per il cliente - ed il
compenso per il fotografo - cambia da caso a caso. Sempre rimanendo all'esempio
di iStock (per semplicita') alla stessa pagina indicata sopra, vedi la tabella
dei compensi, che variano in base alle dimensioni del file di download, ed
all'importanza dell'apporto di immagini del fotografo. Fotolia, ad esempio, paga
percentuali piu' alte (ma ha minori venduti).
Basandoci sulle segnalazioni dei colleghi e sul loro vissuto, si puo'
ragionevolmente indicare come MEDIA complessiva un compenso di 1 dollaro a
download. Quando piu', quando meno.
nickname degli autori | storico downloads al 29 luglio 2007 | storico downloads al 30 agosto 2007 | file presenti nel portfolio (al 30 agosto 2007) |
downloads venduti nel solo mese di agosto 2007 |
kr1sta | 645 | 702 | 147 | 57 |
RTimages | 1679 | 2099 | 426 | 420 |
Zero_style | 1021 | 1140 | 510 | 119 |
Bitter | 37830 | 38049 | 1105 | 219 |
Brittle | 873 | 882 | 23 | 9 |
Ilbusca | 2700 | 3273 | 558 | 573 |
drgrounds | 25928 | 27752 | 557 | 1824 |
lisegagne | 541876 | 565373 | 5135 | 23497 |
enot-poloskun | 32208 | 37539 | 223 | 5331 |
sodafish | 77539 | 90069 | 352 | 12530 |
kaiserosa67 | 3656 | 3836 | 362 | 180 |
Entienou | 1685 | 2510 | 310 | 825 |
Aldra | 72972 | 75110 | 5405 | 2138 |
2007 Royalty Structure (di iStockphoto)
Size | Price | Base Royalty | Bronze +5% | Silver +10% | Gold +15% | Diamond +20% |
---|---|---|---|---|---|---|
XSmall | 1 credit | $0.24 | $0.30 | $0.36 | $0.42 | $0.48 |
Small | 2 credit | $0.48 | $0.60 | $0.72 | $0.84 | $0.96 |
Medium | 4 credits | $0.96 | $1.20 | $1.44 | $1.68 | $1.92 |
Large | 6 credits | $1.44 | $1.80 | $2.16 | $2.52 | $2.88 |
XLarge | 10 credits | $2.40 | $3.00 | $3.60 | $4.20 | $4.80 |
XXLarge | 15 credits | $3.60 | $4.50 | $5.40 | $6.30 | $7.20 |
QUALI AGENZIE
Le agenzie che vendono immagini con sistema del RF sono tantissime, praticamente
la assoluta maggioranza. Infatti - solitamente - quasi tutte le agenzie attive
on-line affiancano due diverse porzioni di archivio: quello gestito
tradizionalmente (Rights Managed) e una parte (solitamente di foto un po'
sfigate) vendute in Royalty Free.
NON e' di questo fenomeno che ci occupiamo, ma degli archivi
che si sono dedicati esclusivamente all'RF, e a partire da prezzi molto bassi:
ad esempio un dollaro a foto, o abbonamenti equivalenti.
Globalmente, le strutture piu' significative sono iStockphoto,
Fotolia, BigStockphoto,
Dreamstime, Stockxpert
e Shutterstock. Per non
disperderci in mille variabili, gli esempi che riportiamo sono riferiti a
iStockphoto, la cui struttura d'archivio permette di fare analisi anche
dettagliate sul traffico.
Inoltre, iStock e' la struttura con maggior storia alle spalle: e' stata fondata
nel 2000 da Bruce Livingstone e comprata nel 2006 da GettyImages per 50 milioni
di dollari. Di fatto, e' stato Bruce (classe 1971) a "inventarsi"
questo modello di mercato. Gli altri sono arrivati dopo: Shutterstock nel 2003,
Bigstockphoto nel 2004, Fotolia nel 2005...
Abbiamo quindi interpellato i colleghi che erano gia' in qualche modo
collaboratori, per avere riscontri nel vissuto quotidiano.
Abbiamo inoltre monitorato il traffico per un mese di un campione casuale di
autori (vedi la tabella) ed
abbiamo raccolto informazioni, esperienze e pareri dai collaboratori sparsi per
il mondo.
COSA FUNZIONA, COSA NO
Da' un'idea abbastanza precisa di cosa puo' funzionare il guardare con
un po' di attenzione i report che trovi partendo dai portfoli degli autori
linkati nella tabella "download" che
trovi qui su (clicca qui).
Cliccando sui nickname degli autori, verrai portato al report dei singoli
autori; da li, potrai consultare report di altri autori, partendo dal
"creative network", cioe' dai contatti preferiti di quell'autore; e
cosi' a cascata.
FUNZIONANO: immagini evocatrici di concetti; immagini graficamente immediate,
pulite e d'impatto; immagini indicizzate con attenzione e dovizia di
chiavi, in piu' lingue, e soprattutto pertinentemente indicizzate con keywords
in lingua inglese; immagini grafiche costruite o ricostruite a computer.
NON FUNZIONANO: immagini "di recupero": gli scartini di lavorazione;
immagini disordinate; immagini prevalentemente geografiche o di reportage nel
senso stretto del termine; immagini che ritraggano persone senza che se ne abbia
la release alla pubblicazione; immagini valide ma indicizzate in maniera poco
efficace.
Come chiedere l'ammissione all'Associazione
DOPO ESSERTI
DOCUMENTATO.... COSA NE PENSI? (riservato ai soci TAU Visual)
Sei interessato dalle
potenzialita' del RF, e vuoi essere tenuto informato della
creazione di gruppi di lavoro sull'argomento?
Manda un'email anche vuota alla casella temporanea che ti abbiamo indicato dalla
sede; ti terremo informato della futura creazione del gruppo di lavoro per lo
scambio di indicazioni, esperienze di lavoro e software gratuiti utili per
l'archiviazione. Una volta avviato, il gruppo verra' aperto liberamente anche ai
colleghi non soci di TAU Visual.
Sei preoccupato dal dilagare di fenomeni come
questo, e vorresti che venisse fatto qualcosa per difendere i
valori della piena valorizzazione e protezione della creativita'? Manda un'email alla
casella temporanea che ti abbiamo indicato dalla sede (puoi mandare
un'email vuota, o scrivere le tue condiderazioni personali sul fenomeno);
raccoglieremo i pareri in una "carta bianca" pubblica della difesa dei
diritti fotografici, e ti manterremo in contatto con i colleghi che la pensano
allo stesso modo.
Come chiedere l'ammissione all'Associazione