RISULTATI SONDAGGIO OPERATIVO 2014

IL METODO

 

 

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Il campione del sondaggio: solo professionisti
I dati analizzati provengono da un campione totale di 1.265 interviste, di cui il 75,17% riferite ad attivita' professionali di colleghi Soci TAU Visual, ed il restante 24,83% riferite a colleghi professionisti, ma non Soci di TAU Visual.
Nel caso dei colleghi non-soci, nella fase di rilevo dati e' stato richiesto di indicare la partita IVA, e le segnalazioni prive di configurazione o con partita iva rivelatasi non congruente all'attivita', sono state scartate. 
I dati, quindi, sono in toto riferiti ad attivita' professionali normalmente inquadrate.
Abbiamo voluto estendere il campione anche al di la' dell'ambito dei S
oci, perche' la partecipazione alla condivisione di informazioni e vita associativa, di fatto, "modifica" il tessuto professionale; ci interessava avere anche una finestra di valutazione con una prospezione che non fosse influenzata dall'informazione proveniente dall'Associazione stessa.

Questa analisi - e il successivo approfondimento - richiedono un po' di tempo per essere lette, ok. 
Ma ne vale assolutamente la pena, perche' emergono indicazioni interessanti.
Magari stampa queste pagine, e leggile con calma in treno, in bagno, a letto prima di dormire...
Ti suggeriamo comunque di
resistere alla tentazione di limitarti a "scorrere" i grafici per avere un'idea complessiva, e di non leggere i testi; gli elementi assolutamente piu' importanti sono evidenziati nelle parti testuali, NON rappresentabili nei grafici.

Alcuni aspetti che cambiano le regole del gioco
Saranno oggetto di altre analisi approfondite nel corso dell'anno, ma iniziamo ad accennarli. 
Puoi leggerli subito o rimandare dopo aver visto la relazione del sondaggio (li trovi all'ultima pagina).

Una dinamica di analisi nuova, rispetto agli scorsi rilievi
Negli scorsi anni, a ciascun partecipante al sondaggio veniva richiesto - fra gli altri elementi - di indicare quale fosse la propria percezione (su sei "gradini" standard) di andamento dell'attivita', con differenti descrizioni del livello di percezione che si aveva dell'andamento della professione.
I "gradini" erano (e sono) questi:

1) sono in chiusura; non credo che potro' continuare
2) anche se sono in difficolta', voglio e devo reagire

3) sono piuttosto in calo, ma riesco ad andare avanti
4) sto tenendo le posizioni piu' o meno

5) le cose vanno abbastanza bene
6) per me e' un periodo decisamente buono, funziona!!!


(raffronto fra i diversi andamenti degli scorsi anni; vedi piu' avanti)

Tuttavia, per come ci siamo resi conto, questa classificazione dava un'indicazione che - in alcuni casi - poteva essere parziale, dato che si basava molto sul livello di percezione dell'andamento, ma che poteva non coincidere con i risultati economici. 
Cioe', era possibile che alcuni colleghi fossero molto soddisfatti dell'andamento dell'ultimo periodo, ma che lo fossero in relazione alle aspettativa, e non in relazione ai risultati reali. 
Per capirci: chi avesse da poco iniziato l'attivita', e iniziasse a fare i primi lavori pagati decentemente, potrebbe indicare un grado di soddisfazione personale anche alto, ma senza che questa soddisfazione corrisponda ad una funzionalita' anche sul piano economico.
Potrebbe cioe' capitare che la soddisfazione sia anche tanta, ma la remunuerazione non corrisponda.
Ecco perche' a questa edizione del rilievo abbiamo introdotto un altro elemento, distinguendo e separando il grado di soddisfazione personale (quello descritto con la "scala" dei sei punti precedenti) e, separatamente, quello dell'adeguatezza economica.

Ecco quindi, da aggiungere e parametrare con il primo dato, il secondo, quello relativo all'adeguatezza dei risultati economici.
I "gradini" sulla soddisfazione esplicitamente riferita al piano economico e di fatturato erano (e sono) questi: 

1) del tutto insoddisfatto -  i guadagni sono irrisori;
2)
in difficolta' - gli introiti fotografici sono insufficienti;
3) cosi' cosi' - devo tirare un po' la cinghia
4) abbastanza soddisfatto - potrebbe andare meglio, devo stare attento ai costi;

5) soddisfatto - ottengo quello che mi serve
6) piu' che soddisfatto - mi rende piu' di quello che mi occorre

I due parametri sono poi stati "mashati" - mescolati fra loro - abbinando, per ciascun collega intervistato - la soddisfazione personale e quella economica. 
Si e' ottenuta una scala di punteggio unico da 2 a 12, in undici gradazioni ("2" infatti, e' la sommatoria del minor grado di soddisfazione possibile, coi voti 1+1, e "12" e' il maggior punteggio, ottenuto da chi si dichiara massimamente soddisfatto di entrambe gli aspetti, 6+6).

Abbiamo accorpato fra loro le risposte date dagli appartenenti a tre "grupponi" formati accomunando:

a) I colleghi in crisi (grado di soddisfazione complessivo pari a 2, 3, 4 o 5)
b) I colleghi che tengono le posizioni (grado di soddisfazione complessivo pari a 6, 7 o 8)
c) I colleghi molto soddisfatti od entusiasti del momento (grado di soddisfazione complessivo pari a 9, 10, 11 o 12).

Nota: nel primo gruppo sono stati inclusi i punteggi fino a 5, perche' una sommatoria di 5 presuppone che su almeno un aspetto (soddisfazione professionale o risultato economico) sia stata segnalata una situazione di difficolta' grave, pari al punteggio "2" di ciascuna scala.

Da questa prima raccolta dati si e' passati alla "fase avanzata" del rilevamento: tutte le risposte alle successive domande (eta' anagrafica, inizio dell'attivita', attivita' di specializzazione, attivita' collaterali, modalit' di collaborazioni, zona di attivita', atteggiamento nei confronti della presentazione, caratteristiche cardine, uso o meno del social, modalita' di utilizzo degli stessi, eccetera eccetera) sono state analizzate a seconda che provenissero dal gruppo dei colleghi in crisi, o da quello dei mediamente soddisfatti, o da quello dei colleghi a cui le cose vanno davvero bene.

Questo ci ha consentito di raccogliere ed incrociare i dati, non limitandosi ad avere l'indicazione di come stessero andando in generale le cose, ma anche - cosa molto piu' importante - di avere indicazioni di quali siano le attivita' e gli atteggiamenti di chi sta andando bene.

(Se sei un fotografo professionista e non sei ancora nostro Socio, se lo desideri puoi chiedere l'ammissione all'Associazione.)


L'andamento complessivo (cioe' la percezione di trovarsi in un momento professionale piu' o meno positivo) e' stato rilevato da sondaggi ripetuti nel corso del tempo, e ponendo "classificazioni" sempre omogenee.
E' possibile quindi un raffronto diretto di questo elemento, negli anni scorsi in cui il sondaggio e' stato effettuato.
La barra di colore verde piu' scuro e' riferita all'anno piu' distante nel tempo, il 2010.
A mano a mano che ci si avvicina ai nostri giorni, il colore della barra schiarisce.
Come si nota, pur nella difficolta' generale, la tendenza complessiva e' tutto sommato positiva, specialmente in relazione ad un'inversione di tendenza durante l'ultimo anno.
Sono infatti in lieve ma avvertibile diminuzione i casi descritti come "difficolta'" e "calo", mentre aumentano leggermente la posizione di "stabile" e, significativamente, i due gradini di percezione piu' alta, "bene" ed "entusiasta".

Al di la di grafici e numeri
Come leggi, l'analisi delle indicazioni fornite da un campione decisamente rappresentativo di colleghi (1.265 fotografi professionisti) fornisce molte indicazioni statisticamente significative. Ma oltre di parlare di numeri vanno evidenziati alcuni elementi a completamento dei dati tabellari.

Sottolineiamo, quindi:

a) Anche se delle indicazioni interessanti emergono dalla distribuzione delle attivita', l'aspetto assolutamente ricorrente anche in questo ultimo periodo (gia' emerso in precedenza), e' la grande importanza della sovrapposizione e commistione di competenze, e sempre piu' dell'importanza di capacita' di interrelazione personale, e di conoscenze umane e culturali.

b) Ancora una volta, si conferma che elemento ricorrente di chi ottiene buoni risultati in questo periodo non e' una tanto riconducibile ad qualche specifica scelta strategica, ma all'atteggiamento di capacita' di pensare cose utili per il cliente. 
Viene percepito come "professionista", e comprato, di conseguenza, non solo chi dimostra di saper fare, ma anche e sempre piu' soprattutto chi dimostra di immedesimarsi nel cliente, e offre proattivamente soluzioni alle sue esigenze.
Come a dire: non funziona bene tanto chi si chiede "come faccio ad andare bene io?", ma chi si comporta come se la cosa che principalmente gli sta a cuore sia il capire: "come faccio a fare qualcosa che sia gradito e che serva al cliente?".

c) In questa analisi, e' stato indagato anche il rapporto esistente fra successo dell'attivita' ed utilizzo dei canali di social network e - importante - quale sia l'atteggiamento nell'uso dei social. Ne emergono aspetti interessanti...

d) Si avvertono prepotentemente alcuni elementi di modifica del tessuto professionale e del suo inserimento nel resto del mondo, come accennato nelle considerazioni finali (che puoi eventualmente leggere dopo aver visto i dati statistici; li trovi all'ultima pagina)

 

INDICE DELLE PAGINE RISULTATI SONDAGGIO 2014

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1) il metodo del sondaggio (premessa necessaria)

2) chi va bene e chi va male - percezione del momento

3) soci e non soci

4) come influisce l'eta'

5) la soddisfazione nei diversi settori

6) unicita' o meno, forma o sostanza

7) indice interesse per altre attivita'

8) social network e professione

9) le parole del successo

10) le zone geografiche 

11) con chi lavori

12) concetti di fondo

 

 

 

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