RISULTATI SONDAGGIO OPERATIVO 2011 

 

 

 

 

Un'analisi non rivolta solo "ai numeri", 
ma soprattutto all'anima del lavoro di tutti noi

Come e' chiaro a tutti, in un periodo di rivoluzione operativa - in cui le vecchie regole non valgono piu', e quelle nuove ancora non sono consolidate - un'analisi solo "numerica" rischierebbe di dare indicazioni troppo parziali.
Per questo motivo, abbiamo "splittato" l'analisi in due elementi:
a) Una relazione generale, sulle valutazioni statistiche e numeriche (questa pagina che stai consultando), che portano a dare indicazioni comunque importanti sulle tendenze attuali e prossime.
b) Una relazione dettagliata e successiva,  ottenuta "reintervistando" i colleghi che nella compilazione del questionario avevano indicato una situazione di particolare soddisfazione.
In sostanza, non ci siamo limitati ad analizzare cosa "funziona" e cosa no, ma abbiamo successivamente analizzato, chiedendolo a chi vive un momento di particolare fortuna, i motivi del successo delle attivita' in fase positiva: se esistono (e ne esistono parecchie) posizioni professionali che portano frutti migliori, quali sono le scelte o gli atteggiamenti che ricorrono in questi professionisti?

Una relazione in due livelli di approfondimento
La prima parte dell'analisi (descritta in questa stessa pagina) e' pubblica fin da subito per tutti i colleghi; la seconda porzione (quella dell'analisi del dettaglio delle attivita' di maggior successo), viene inizialmente trasmessa ai Soci TAU Visual e ai Colleghi - anche se non Soci - che hanno partecipato con la compilazione del sondaggio. In un secondo momento anche questa analisi dettagliata verra' resa pubblica a beneficio di tutti.

Riassumendo, questi i tempi della distribuzione:
* entro 11 gennaio 2012: pubblicazione dei dati generali (fase introduttiva) ad uso di tutti;
* entro 17 gennaio 2012: invio dei dati specifici e le indicazioni trasmesse da chi e' stato reintevistato, in quanto soddisfatto dei risultati ottenuti in questo periodo (fase avanzata); questa porzione dell'analisi e' inizialmente riservata ai Soci e ai colleghi, anche non soci, che hanno partecipato attivamente al sondaggio);
*
entro 17 febbraio 2012: pubblicazione posticipata dei dati completi (fase introduttiva piu' fase avanzata) ad uso di tutti.

Il campione del sondaggio
I dati analizzati provengono da un campione totale di 2.048 interviste, di cui 1.447 riferite ad attivita' professionali gia' attive e consolidate, e 601 riferite a futuri colleghi, che stanno cioe' per avviare l'attivita' a breve.
La suddivisione in attivita' gia' esistenti (1447) e ipotesi di future attivita' (601) ha una forte intenzione prospettica: rilevare non solo indicazioni statistiche ed operative su quello che si sta facendo ora, in modo consolidato; ma anche l'indicazioni delle aspettative e delle direzioni che probabilmente verranno intraprese dalla "nuove leve", nel prossimo periodo.

Questa analisi - e il successivo approfondimento - richiedono un po' di tempo per essere lette. Ma ne vale assolutamente la pena, perche' emergono indicazioni decisamente interessanti.
Magari stampa queste pagine, e leggile con calma in treno, in bagno, a letto prima di dormire...
Ti suggeriamo comunque di
resistere alla tentazione di limitarti a "scorrere" i grafici per avere un'idea complessiva, e di non leggere i testi; gli elementi assolutamente piu' importanti sono evidenziati nelle parti testuali, NON rappresentabili nei grafici.

Importante: la dinamica dell'analisi
A ciascun partecipante al sondaggio e' stato chiesto di indicare liberamente i termini "focali" e di specializzazione della propria attivita', le date significative (anno di nascita, anno di inizio della professione), e le attivita' collaterali che, eventualmente, affiancassero quelle piu' tipiche di ripresa fotografica; inoltre, veniva chiesto di segnalare attraverso una breve "griglia emozionale" la percezione dello stato lavorativo attuale scegliendo fra queste ipotesi:

1) sono in chiusura; non credo che potro' continuare
2) anche se sono in difficolta', voglio e devo reagire

3) sono piuttosto in calo, ma riesco ad andare avanti
4) sto tenendo le posizioni piu' o meno

5) le cose vanno abbastanza bene
6) per me e' un periodo decisamente buono, funziona!!!

Di fatto, quindi, le indicazioni di quali siano le attivita' svolte e di come queste siano produttive di diverse porzioni di fatturato (cioe', al di la' dell'interesse, quanto siano "portanti" nella conduzione professionale) sono state raggruppate in sei "blocchi", in chiusura / in difficolta' / in calo / stabile / buono / eccellente.

Da questa prima raccolta dati si e' passati alla "fase avanzata" del rilevamento: a coloro che avevano risposto in tempo utile e che avevano segnalato uno dei livelli di vera soddisfazione (5 e 6, corrispondente a "le cose vanno abbastanza bene" e "e' un periodo decisamente buono") e' stato chiesto di segnalare degli elementi aggiuntivi sulle iniziative intraprese, sui canali di promozione e di ispirazione, sugli atteggiamenti tenuti e sulle iniziative intraprese.

Questo ci ha consentito di raccogliere ed incrociare i dati, non limitandosi ad avere l'indicazione di come stessero andando in generale le cose, ma anche - cosa molto piu' importante - di avere indicazioni di quali siano le attivita' e gli atteggiamenti di chi sta andando bene.

Le future attivita' professionali
A corollario
del sondaggio sulle attivita' professionali, e' stato esteso il rilevamento a coloro che dichiarano di avere intenzione di avviare l'attivita' da qui a poco tempo (la maggior parte, nel 2012 e 2013). 
I dati, in questo caso, si limitano alle indicazioni iniziali, basate sulle aspettative dei futuri neo-professionisti, e sulla direzione operativa di quelli che saranno i primi loro passi (e che rappresenteranno una importante componente del nuovo futuro mercato fotografico).
Naturalmente, chi ha in animo di iniziare a breve un'attivita', ha gia' delle prime percezioni sulla potenziale clientela che lo circonda, e muove i primi passi proponendosi.

La percezione di aspettativa - in questo secondo rilevamento - li suddivide in questi gruppi:
1) non vedo spazi concreti, dubito che riusciro' a farne un mestiere
2) credo che sia molto difficile riuscire, ma ci provo comunque
3) credo che avro' un po' di difficolta', ma superabili
4) ritengo che sia possibile una normale attivita'
5) ritengo che le cose possano andare piuttosto bene
6) ho segnali eccezionalmente positivi sulla mia prossima attivita' professionale

Ovviamente, a chi non ha ancora iniziato l'attivita' non e' stato chiesto di approfondire con indicazioni aggiuntive, che sono naturalmente premature. 

(Se sei un fotografo professionista e non sei ancora nostro Socio, se lo desideri puoi chiedere l'ammissione all'Associazione.)

Prima di parlare di numeri
Come leggi, l'analisi delle indicazioni fornite da un campione decisamente rappresentativo di colleghi (2.048 totale, composta da 1447+601) fornisce molte indicazioni statisticamente significative. Ma oltre di parlare di numeri vanno evidenziati alcuni elementi a completamento dei dati tabellari.
In realta', la parte piu' "sostanziosa" di questa nostra analisi e' quella di commento che accompagnera' la "fase avanzata", che sara' trasmessa a mega' gennaio a Soci e collaboratori e a meta' febbraio sara' resa disponibile a tutti.

Iniziamo, tuttavia, a porre in evidenza due aspetti:

a) Anche se delle indicazioni interessanti emergono dalla distribuzione delle attivita', ed in particolar modo dalle attivita' collaterali (vedi punto relativo), un nuovo aspetto, tipicizzante di questo periodo, e' la sempre maggiore importanza della sovrapposizione e commistione di competenze; essendo non piu' caratterizzante la semplice offerta di generica competenza fotografica, la predisposizione ad abbinare altre competenze (di specializzazione, di attivita' collaterali, di interrelazione personale, di conoscenze umane e culturali, eccetera) diventa non piu' semplice diversificazione o completamento, ma proprio elemento "fondante" di un atteggiamento e di una capacita' che sono viste come costitutive della professione (mentre la semplice, discreta competenza fotografica non viene piu' valutata come elemento professionalizzante; non viene valutata; non viene comprata; non ha mercato).

b) Ancora una volta, elemento ricorrente di chi ottiene buoni risultati in questo periodo non e' una tanto riconducibile ad qualche specifica scelta strategica (vedi le pagine dei cloud tags), ma all'atteggiamento di servizio ed attenzione alle necessita' del cliente. 
Viene percepito come "professionista", e comprato, di conseguenza, non solo chi dimostra di saper fare, ma anche e sempre piu' soprattutto chi dimostra di immedesimarsi nel cliente, e offre proattivamente soluzioni alle sue esigenze.
Come a dire: non funziona bene tanto chi si chiede "come faccio ad andare bene io?", ma chi si comporta come se la cosa che principalmente gli sta a cuore sia il capire: "come faccio a fare qualcosa che sia gradito e che serva al cliente?".


La percezione del momento
Ecco come "sentono" andare la propria attivita' i colleghi professionisti interpellati. 

Sono indicate le percentuali (%) della percezione della propria situazione lavorativa:
1) sono in chiusura; non credo che potro' continuare: 1,87%
2) anche se sono in difficolta', voglio e devo reagire: 25,63%

3) sono piuttosto in calo, ma riesco ad andare avanti: 18,38%
4) sto tenendo le posizioni piu' o meno: 33,73%

5) le cose vanno abbastanza bene: 16,51%
6) per me e' un periodo decisamente buono, funziona!!!: 3,88%

 

 

 

Innanzitutto va rilevato un aspetto: l'insieme delle attivita' il cui andamento e' considerato dai titolari stessi come insoddisfacente (i primi tre gruppi) rappresenta, nel complesso, il 45,88% del totale.
Per contro, chi si segnala mediamente soddisfatto (gli ultimi tre gruppi, da stabile ad eccellente) rappresenta il 54,12% del totale.
Quindi, anche se negli operatori attivi le sorti dell'attivita' vengono percepite piu' negativamente dello scorso anno (nel 2010, il totale dei primi tre gruppi era del 37,72%), resta una maggioranza assoluta soddisfatta della situazione.

Rispetto al rilevamento dello scorso anno (riferito quindi al 2010) lo "spostamento" piu' significativo si e' avuto nel secondo gruppo, quello in cui si colloca chi percepisce la situazione come pesante, ma ha ancora speranza di reagire: questo gruppo e' passato dal 18,9% dello scorso anno, ad un 25,63%. 
Per curiosita', ecco il grafico dello scorso anno, relativo al rilevamento omologo.



(Se sei un fotografo professionista e non sei ancora nostro Socio, se lo desideri puoi chiedere l'ammissione all'Associazione.)


Come influisce l'eta'

Nel campione sono presenti professionisti di ogni eta'; si passa dal socio "senior" (si tratta, fra l'altro, un Autore molto significativo) di 81 anni, al piu' giovane, una fotografa (ciao Alice!), di 20 anni.
Ogni gruppo (vedi secondo grafico, sulla distribuzione delle eta' nei gruppi) ha rappresentanti di ogni eta', anche se nel gruppo piu' sconfortato mancano i giovanissimi (nessuno sotto i 34 anni si stente nella condizione di dovere gettare la spugna).
Tuttavia, anche il dato di quest'anno conferma che l'esperienza non e' piu' sintomatica di consolidamento della professione e che, al contrario, l'eta' media risulta correlata in forma inversa: i piu' "esperti" tendono ad andare peggio, mentre l'eta' media si abbassa a mano a mano che ci si sposta verso i gruppi meglio collocati.

eta media nei diversi gruppi


 

distribuzione eta' media

Si passa da un'eta' media di 49,2 anni nel gruppo che percepisce il momento come molto negativo, ad un'eta' media di 41 anni abbondanti di chi vive un momento di particolare grazia. 
Va segnalato che l'eta' media di chi - invece - medita di avviare a breve l'attivita' (vedi piu' avanti) e' nel complesso di nove anni inferiore.

Sottolineamo - anche se non ce n'e' bisogno - che la "media" descrive una tendenza, e non la storia dei singoli; nel gruppo che segnala massima soddisfazione si trovano anche diversi colleghi entusiasti e con piu' di 60 anni, come pure un ultrasettantenne, cosi' come meditano la chiusura professionisti di pochi anni sopra la trentina.


I classici settori di attivita' - un nuovo ordine di cose

Nell'introduzione a questa analisi generale si portava in evidenza un aspetto che si presenta come una sostanziale novita': mai, nella storia dei sondaggi curati dall'Associazione, si e' constatato con tanta evidenza questo aspetto: e' sempre piu' determinante il "come" viene offerto il servizio, oltre che che la tipologia del servizio stesso.

Attenzione!!! Non si sta affermando, ovviamente, che possa essere proposta qualunque attivita': ovviamente, occorre offrire  servizi per i quali esista "domanda".
Ma cio' che non e' piu' possibile ignorare e' il fatto che non e' piu' la sola natura del servizio offerto a determinare l'efficacia, ma anche - e spesso soprattutto - il modo di interfacciarsi con il cliente o, comunque, con l'interlocutore.

Torneremo ampiamente su questo concetto (eccezionalmente "operativo", e tutt'altro che teorico!) nell'analisi dettagliata che viene inviata inizialmente a Soci e Collaboratori (il 17 gennaio) e che a febbraio verra' resa pubblica a tutti.
Per ora, segnaliamo in forma dettagliata (testuale) e percettiva (i "cloud tags") quali siano le attivita' consuete svolte dai colleghi, suddividendoli per "gruppi" di soddisfazione.
Qui di seguito, quindi, trovi i link che aprono apposite pagine, ognuna dedicata all'analisi delle attivita' svolte dai "campioni statistici" dei sei diversi gruppi di soddisfazione.


Vedi qui le attivita' "quotidiane" agite dai professionisti dei diversi gruppi:

A ciascuna delle pagine elencate qui sotto trovi dei riassunti "visivi" delle voci segnalate come oggetto di attivita' quotidiana, e l'elenco testuale delle stesse; scorrere questi elementi puo' essere un buon modo per farsi nascere idee su generi fotografici alternativi, ed attivita' da percorrere.

Per vedere in cosa consiste l'attivita' quotidiana dei colleghi dei differenti "gruppi" di soddisfazione, vedi le rispettive pagine di "tags":

1) In profonda difficolta', si ritiene possibile la cessazione dell'attivita' (clicca qui)

2) Pur se in difficolta', si ritiene di volere e potere reagire alla crisi (clicca qui)

3) Attivita' in calo, ma sufficiente per continuare (clicca qui)

4) Sostanziale "tenuta" delle posizioni professionali (clicca qui)

5) Attraversamento di un periodo sostanzialmente positivo (clicca qui)

6) Momento di particolare soddisfazione, risultati eccellenti (clicca qui)


L'importanza delle attivita' collaterali

Un dato innovativo e assolutamente sintomatico e' questo: differentemente dal passato, la capacita' di abbinare competenze collaterali non e' un "abbellimento" od una diversificazione qualsiasi della propria attivita', ma sempre piu' rappresenta elemento integrante e fondante della professione in se' e per se'.
La scheda del sondaggio chiedeva di indicare se ci si occupava anche di attivita' collaterali, ma vicine alla produzione fotografica. 

Le attivita' ipotizzate erano:
a) grafica
b) web
c) multimedia
d) video
e) cgi
f) apps
g) postproduzione per conto terzi
h) organizzazione eventi (correlati a fotografia)
i) corsi - docenza - incontri
l) arte
m) altro

Per ciascuna voce si chiedeva di dichiarare quanto significativa (poco - abbastanza - molto) fosse l'attenzione all'attivita' collaterale. L'importanza attribuita generava un valore numerico che, sommato a quello degli altri appartenenti allo stesso gruppo, fornisce il livello generale di attenzione a quell'attivita' in quello specifico gruppo di professionisti.
Come apertamente avvertibile in questo primo grafico riassuntivo, esiste una diretta, sostanziale ed avvertibilissima correlazione fra la capacita' di interessarsi attivamente a elementi collaterali e la soddisfazione professionale del periodo.

Ecco, nel dettaglio, il livello di dedizione sviluppato nei diversi gruppi per ciascuna attivita' collaterale censita.

 

Fra gli elementi di maggior rilievo: l'attenzione al video e' minima nelle attivita' in crisi, e proporzionalmente cresce per essere al massimo in quelle che danno buoni risultati. 
Iniziative legate a nuove tecnologie, come cgi e sviluppo di apps sono pressoche' sconosciute nei gruppi in crisi, e raddoppiano o triplicano nei gruppi di punta. Ma soprattutto, al di la della singola specifica attivita', e' proprio la "massa critica" di attenzione all'altro nel suo complesso che, come evidenziato dal grafico qui sopra, e' fortemente correlato al successo dell'attivita'.

(Se sei un fotografo professionista e non sei ancora nostro Socio, se lo desideri puoi chiedere l'ammissione all'Associazione.)

 

 

 

 

 

(Se sei un fotografo professionista e non sei ancora nostro Socio, se lo desideri puoi chiedere l'ammissione all'Associazione.)


Anni di attivita' 

Ecco il dato statistico riferito non all'eta' anagrafica del professionista, ma alla "durata" in essere della sua attivita' professionale.
Ricordiamo che nella fase avanzata (cioe' quella inizialmente trasmessa solo a Soci e collaboratori del sondaggio e in seguito resa disponibile pubblicamente) i dati - resi completamente anonimi - saranno disponibili anche nel dettaglio.

Ancora una volta, i dati concreti ribaltano quella che e' stata la regola indiscussa negli scorsi decenni.
Mentre fino a pochi anni fa' le attivita' piu' "storiche" godevano di un indiscutibile effetto volano, e quindi la maggior soddisfazione professionale si aveva in coincidenza con la maturita' professionale, in questa fase di transazione l'effetto e' ribaltato: chi ha maggior esperienza - statisticamente - patisce maggiormente l'impatto della modificazione del mercato.
Con ragionevole probabilita', questa e' tuttavia da considerarsi una tendenza momentanea. 
Col passare degli anni e' probabile che il fenomeno subisca una ulteriore "inversione di polo", e che - presumibilmente nell'arco di 5 - 7 anni - l'eta' media degli operatori con attivita' mediamente soddisfacenti tornera' ad innalzarsi.
Se ne colgono gia' le prime avvisaglie.


 

Professionalita' future

Come accennato, il sondaggio ha rilevato anche aspettative, modalita' di inizio e ipotesi di attivita' di 601 autori in procinto di iniziare l'attivita' fotografica nel prossimo periodo.
Si tratta di un rilevamento importante, perche' restituisce sensazioni, tendenze e volonta' di azione che rappresentano una prospezione molto significativa della professione nel futuro a breve termine.
Ogni professionista ha un periodo "di latenza" che precede la partenza ufficiale della sua attivita'. In quel breve lasso di tempo, assorbe dal tessuto professionale circostante le informazioni professionali che lo guideranno nei suoi primi passi professionali.


Le aspettative alla partenza

Ecco il dato riassuntivo (seguira', nella "fase avanzata", il dettaglio) delle aspettative percepite da parte dei neo operatori: come, cioe', si percepisce, in termini di speranza professionale, l'inizio dell'attivita'.

La percezione di aspettativa - in questo secondo rilevamento - suddivide gli operatori in questi gruppi:
1) non vedo spazi concreti, dubito che riusciro' a farne un mestiere
2) credo che sia molto difficile riuscire, ma ci provo comunque
3) credo che avro' un po' di difficolta', ma superabili
4) ritengo che sia possibile una normale attivita'
5) ritengo che le cose possano andare piuttosto bene
6) ho segnali eccezionalmente positivi sulla mia prossima attivita' professionale

E' molto significativo notare come in chi sta per partire sia ben chiaro - a dispetto della convinzione diffusa - che si tratta di un passo professionale impegnativo. Un 11% desidererebbe partire professionalmente, ma ritiene che riuncera' in partenza. L'insieme dei due gruppi che ritengono la partenza un periodo molto difficile, oppure difficile, anche se superabile, rappresenta un monolitico 63,9%.




L'eta' media di chi sta per partire

Altrettanto rivelatore e' il dato dell'eta' media di chi si accinge a compiere il passo di accesso alla professione: nel complesso 34,4 anni (esattamente nove anni in meno dell'eta' media di chi sta gia' operando, che statisticamente e' di 43,4 anni).
Ma ad essere rivelatore non e' tanto il fatto che esista questo gap fra i due universi - abbastanza scontato - quanto l'effetto di sostanziale indifferenza della carica di ottimismo ed entusiasmo in relazione all'eta'. 
Come si nota dal grafico riportato qui sotto, la media dell'eta' di chi muove i primi passi con paura, timore, tranquillita', fiducia od entusiasmo e' sostanzialmente la stessa. Oscilla attorno alla media generale, ma non cambia in modo significativo, o tendenziale.
Raffrontata con la percezione del mercato di chi sta gia' operando (vedi il relativo grafico), che invece e' tanto piu' pessimistica quanto piu' elevata e' l'eta' anagrafica, la percezione di chi parte ora non ha un significativo legame con l'eta' anagrafica.
Questo fenomeno conferma che lo "sconforto" NON e' l'effetto di una fisiologica stanchezza e disillusione legata all'eta' (e quindi endemico, e non collegabile allo specifico del nostro settore), ma - al contrario - proprio rappresenta l'effetto sconfortante della mutazione repentine delle "regole di mercato". In chi ha operato negli scorsi anni (ed e' quindi piu' anziano) il mercato pare non rispondere piu' a dinamiche logiche; in chi, invece, ancora non ha operato professionalmente, questo mercato appare, si', duro, ma non incoerente. Quindi, lo affronta con una disposizione d'animo sostanzialmente omogenea, per quanto attiene l'eta'.


Cloud tags: le attivita' ipotizzate da chi sta partendo
Al link che trovi qui sotto puoi vedere nel dettaglio i cloud tags e l'elenco delle tag delle attivita' "previste" dagli operatori che intendono aprire a breve.
Alcuni dati sono significativi: ad esempio, un'ipotesi di attivita' di riprese di ritratti posati in studio eccezionalmente piu' alta di quella offerta dai fotografi gia' attivi.

Vai alla pagina delle tags sulle attivita' ipotizzate dalle nuove attivita'. Clicca qui.


 

Quando partiranno?

Fra quanto intenderanno partire i nuovi operatori del campione?
Anche se si tratta di una sorta di arbitrio statistico, possiamo azzardare un raffronto fra gli operatori in crisi (e che potenzialmente potrebbero cedere il passo, o in termini di cessazione vera e propria dell'attivita', o in termini di perdita di quote di mercato).
Numericamente parlando, l'entita' numerica delle attivita' in "partenza" nell'anno corrente e' raffrontabile a quello collocato in "coda" nella percezione di andamento dell'attivita. 

(Se sei un fotografo professionista e non sei ancora nostro Socio, se lo desideri puoi chiedere l'ammissione all'Associazione.)


Pubblicazione dei dati

Ricordiamo che nella fase avanzata (cioe' quella inizialmente trasmessa solo a Soci e collaboratori del sondaggio e in seguito resa disponibile pubblicamente) i dati - resi completamente anonimi - sono disponibili anche nel dettaglio.

La prima parte dell'analisi (descritta in questa stessa pagina) e' pubblica fin da subito per tutti i colleghi; la seconda porzione (quella dell'analisi del dettaglio delle attivita' di maggior successo), viene inizialmente trasmessa ai Soci TAU Visual e ai Colleghi - anche se non Soci - che hanno partecipato con la compilazione del sondaggio. In un secondo momento anche questa analisi dettagliata verra' resa pubblica a beneficio di tutti.

 

 

 

Se sei un fotografo professionista e non sei ancora nostro Socio, se lo desideri puoi chiedere l'ammissione all'Associazione.


 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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