Un'analisi
non rivolta solo "ai numeri",
ma soprattutto all'anima del lavoro di tutti noi
Come e' chiaro a tutti,
in un periodo di rivoluzione operativa - in cui le vecchie regole non
valgono piu', e quelle nuove ancora non sono consolidate - un'analisi
solo "numerica" rischierebbe di dare indicazioni troppo
parziali.
Per questo motivo, abbiamo "splittato" l'analisi in due
elementi:
a) Una relazione generale,
sulle valutazioni statistiche e numeriche (questa pagina che
stai consultando), che portano a dare indicazioni comunque importanti sulle
tendenze attuali e prossime.
b) Una relazione dettagliata e successiva, ottenuta
"reintervistando" i colleghi che nella compilazione del
questionario avevano indicato una situazione di particolare
soddisfazione.
In sostanza, non ci siamo limitati ad analizzare cosa
"funziona" e cosa no, ma abbiamo successivamente analizzato,
chiedendolo a chi vive un momento di particolare fortuna, i motivi del
successo delle attivita' in fase positiva: se esistono (e ne esistono
parecchie) posizioni professionali che portano frutti migliori, quali
sono le scelte o gli atteggiamenti che ricorrono in questi
professionisti?
Una relazione in due
livelli di approfondimento
La prima parte
dell'analisi (descritta in questa stessa pagina) e' pubblica fin da
subito per tutti i colleghi; la seconda porzione (quella dell'analisi
del dettaglio delle attivita' di maggior successo), viene inizialmente
trasmessa ai Soci TAU Visual e ai Colleghi - anche se non Soci - che
hanno partecipato con la compilazione del sondaggio. In un secondo
momento anche questa analisi dettagliata verra' resa pubblica a
beneficio di tutti.
Riassumendo, questi i tempi della distribuzione:
* entro 11 gennaio 2012: pubblicazione dei dati generali (fase
introduttiva) ad uso di tutti;
* entro 17 gennaio 2012: invio dei dati specifici e le indicazioni
trasmesse da chi e' stato reintevistato, in quanto soddisfatto dei
risultati ottenuti in questo periodo (fase avanzata);
questa porzione dell'analisi e' inizialmente riservata ai Soci e ai colleghi, anche non soci, che hanno
partecipato attivamente al sondaggio);
* entro 17 febbraio 2012: pubblicazione posticipata dei dati completi (fase
introduttiva piu' fase avanzata) ad uso di tutti.
Il campione del
sondaggio
I dati analizzati provengono da un campione totale di 2.048
interviste, di cui 1.447 riferite ad attivita' professionali gia' attive
e consolidate, e 601 riferite a futuri colleghi, che stanno cioe' per
avviare l'attivita' a breve.
La suddivisione in attivita' gia' esistenti (1447) e ipotesi
di future attivita' (601) ha una forte intenzione prospettica:
rilevare non solo indicazioni statistiche ed operative su quello che si
sta facendo ora, in modo consolidato; ma anche l'indicazioni delle
aspettative e delle direzioni che probabilmente verranno intraprese
dalla "nuove leve", nel prossimo periodo.
Questa analisi - e il successivo
approfondimento - richiedono un po' di tempo per essere lette. Ma
ne vale assolutamente la pena, perche' emergono indicazioni decisamente
interessanti.
Magari stampa queste pagine, e leggile con calma in treno, in bagno, a
letto prima di dormire...
Ti suggeriamo comunque di resistere
alla tentazione di limitarti a "scorrere" i grafici
per avere un'idea complessiva, e di non leggere i testi; gli
elementi assolutamente piu' importanti sono evidenziati nelle parti
testuali, NON
rappresentabili nei grafici.
Importante: la
dinamica dell'analisi
A ciascun partecipante al sondaggio e' stato chiesto di indicare liberamente
i termini "focali" e di specializzazione della propria
attivita', le date significative (anno di nascita, anno di inizio
della professione), e le attivita' collaterali che,
eventualmente, affiancassero quelle piu' tipiche di ripresa fotografica;
inoltre, veniva chiesto di segnalare attraverso una breve "griglia
emozionale" la percezione dello stato lavorativo attuale
scegliendo fra queste ipotesi:
1)
sono in chiusura;
non credo che potro' continuare
2) anche
se sono
in difficolta', voglio e devo reagire
3) sono piuttosto in calo,
ma riesco ad andare avanti
4) sto
tenendo le posizioni piu' o meno
5) le cose vanno abbastanza bene
6) per me e' un periodo decisamente
buono, funziona!!!
Di fatto, quindi, le indicazioni di
quali siano le attivita' svolte e di come queste siano produttive di
diverse porzioni di fatturato (cioe', al di la' dell'interesse, quanto
siano "portanti" nella conduzione professionale) sono state
raggruppate in sei "blocchi", in chiusura / in difficolta'
/ in calo / stabile / buono / eccellente.
Da questa prima raccolta dati si e' passati alla "fase
avanzata" del rilevamento: a coloro che avevano risposto in
tempo utile e che avevano segnalato uno dei livelli di vera
soddisfazione (5 e 6, corrispondente a "le
cose vanno abbastanza bene" e "e' un periodo
decisamente buono") e' stato chiesto di segnalare degli
elementi aggiuntivi sulle iniziative intraprese, sui canali di
promozione e di ispirazione, sugli atteggiamenti tenuti e sulle
iniziative intraprese.
Questo ci ha consentito di raccogliere ed incrociare i dati, non
limitandosi ad avere l'indicazione di come
stessero andando in generale le cose, ma anche - cosa molto piu' importante -
di avere indicazioni di quali siano le attivita' e gli atteggiamenti di chi sta
andando bene.
Le future attivita'
professionali
A corollario del sondaggio sulle
attivita' professionali, e' stato esteso il rilevamento a coloro che
dichiarano di avere intenzione di avviare l'attivita' da qui a poco
tempo (la maggior parte, nel 2012 e 2013).
I dati, in questo caso, si limitano alle indicazioni iniziali, basate
sulle aspettative dei futuri neo-professionisti, e sulla direzione
operativa di quelli che saranno i primi loro passi (e che
rappresenteranno una importante componente del nuovo futuro mercato
fotografico).
Naturalmente, chi ha in animo di iniziare a breve un'attivita', ha gia'
delle prime percezioni sulla potenziale clientela che lo circonda, e
muove i primi passi proponendosi.
La percezione di aspettativa - in questo secondo rilevamento - li
suddivide in questi gruppi:
1) non vedo spazi concreti, dubito che riusciro' a farne un mestiere
2) credo che sia molto difficile riuscire, ma ci provo comunque
3) credo che avro' un po' di difficolta', ma superabili
4) ritengo che sia possibile una normale attivita'
5) ritengo che le cose possano andare piuttosto bene
6) ho segnali eccezionalmente positivi sulla mia prossima attivita'
professionale
Ovviamente, a chi non ha ancora iniziato l'attivita' non e' stato
chiesto di approfondire con indicazioni aggiuntive, che sono
naturalmente premature.
(Se sei un fotografo professionista e non sei ancora nostro Socio, se lo
desideri puoi chiedere
l'ammissione all'Associazione.)
Prima di parlare di
numeri
Come leggi, l'analisi delle indicazioni fornite da un campione
decisamente rappresentativo di colleghi (2.048 totale, composta da 1447+601) fornisce molte
indicazioni statisticamente significative. Ma oltre di parlare di numeri
vanno evidenziati alcuni elementi a completamento dei dati tabellari.
In realta', la parte piu' "sostanziosa" di questa nostra
analisi e' quella di commento che accompagnera' la "fase
avanzata", che sara' trasmessa a mega' gennaio a Soci e
collaboratori e a meta' febbraio sara' resa disponibile a tutti.
Iniziamo, tuttavia, a porre in evidenza due aspetti:
a) Anche se delle indicazioni
interessanti emergono dalla distribuzione delle attivita', ed in
particolar modo dalle attivita' collaterali (vedi punto relativo), un
nuovo aspetto, tipicizzante di questo periodo, e' la sempre maggiore
importanza della sovrapposizione e commistione di competenze; essendo
non piu' caratterizzante la semplice offerta di generica competenza
fotografica, la predisposizione ad abbinare altre competenze (di
specializzazione, di attivita' collaterali, di interrelazione personale,
di conoscenze umane e culturali, eccetera) diventa non piu' semplice
diversificazione o completamento, ma proprio elemento
"fondante" di un atteggiamento e di una capacita' che sono
viste come costitutive della professione (mentre la semplice, discreta
competenza fotografica non viene piu' valutata come elemento
professionalizzante; non viene valutata; non viene comprata; non ha
mercato).
b) Ancora una volta, elemento ricorrente
di chi ottiene buoni risultati in questo periodo non e' una tanto
riconducibile ad qualche specifica scelta strategica (vedi
le pagine dei cloud tags), ma all'atteggiamento di servizio
ed attenzione alle necessita' del cliente.
Viene percepito come "professionista", e comprato, di
conseguenza, non solo chi dimostra di saper fare, ma anche e sempre piu'
soprattutto chi dimostra di immedesimarsi nel cliente, e offre
proattivamente soluzioni alle sue esigenze.
Come a dire: non funziona
bene tanto chi si chiede "come faccio ad andare bene io?",
ma chi si comporta come se la cosa che principalmente gli sta a cuore
sia il capire: "come faccio a fare qualcosa che sia gradito e
che serva al cliente?".
|
Come influisce
l'eta'
Nel campione sono presenti
professionisti di ogni eta'; si passa dal socio "senior" (si
tratta, fra
l'altro, un Autore molto significativo) di 81 anni, al piu' giovane, una
fotografa (ciao Alice!), di 20 anni.
Ogni gruppo (vedi secondo
grafico, sulla distribuzione
delle eta' nei gruppi) ha rappresentanti di ogni eta', anche se nel
gruppo piu' sconfortato mancano i giovanissimi (nessuno sotto i 34 anni
si stente nella condizione di dovere gettare la spugna).
Tuttavia, anche il dato di quest'anno conferma che l'esperienza non e'
piu' sintomatica di consolidamento della professione e che, al
contrario, l'eta' media risulta correlata in forma inversa: i piu' "esperti"
tendono ad andare peggio, mentre l'eta' media si abbassa a
mano a mano che ci si sposta verso i gruppi meglio collocati.
eta
media nei diversi gruppi
distribuzione eta' media
Si passa da un'eta' media di 49,2 anni nel gruppo che
percepisce il momento come molto negativo, ad un'eta' media di 41 anni
abbondanti di chi vive un momento di particolare grazia.
Va segnalato che l'eta' media di chi - invece - medita di avviare a
breve l'attivita' (vedi piu' avanti) e' nel complesso di nove anni
inferiore.
Sottolineamo - anche se non ce n'e' bisogno - che la "media"
descrive una tendenza, e non la storia dei singoli; nel gruppo che
segnala massima soddisfazione si trovano anche diversi colleghi entusiasti e con
piu' di 60 anni, come pure un ultrasettantenne, cosi' come meditano la chiusura professionisti
di pochi anni sopra la trentina.
|
I classici
settori di attivita' - un nuovo ordine di cose
Nell'introduzione a questa analisi
generale si portava in evidenza un aspetto che si presenta come una
sostanziale novita': mai, nella storia dei sondaggi curati
dall'Associazione, si e' constatato con tanta evidenza questo aspetto:
e' sempre piu' determinante il "come" viene offerto il
servizio, oltre che che la tipologia del servizio stesso.
Attenzione!!! Non si sta affermando, ovviamente, che possa essere
proposta qualunque attivita': ovviamente, occorre offrire servizi
per i quali esista "domanda".
Ma cio' che non e' piu' possibile ignorare e' il fatto che non e'
piu' la sola natura del servizio offerto a determinare l'efficacia, ma
anche - e spesso soprattutto - il modo di interfacciarsi con il cliente
o, comunque, con l'interlocutore.
Torneremo ampiamente su questo concetto (eccezionalmente
"operativo", e tutt'altro che teorico!) nell'analisi
dettagliata che viene inviata inizialmente a Soci e Collaboratori (il 17
gennaio) e che
a febbraio verra' resa pubblica a tutti.
Per ora, segnaliamo in forma dettagliata (testuale) e percettiva (i
"cloud tags") quali siano le attivita' consuete svolte dai
colleghi, suddividendoli per "gruppi" di soddisfazione.
Qui di seguito, quindi, trovi i link che aprono apposite pagine, ognuna
dedicata all'analisi delle attivita' svolte dai "campioni
statistici" dei sei diversi gruppi di soddisfazione.
Vedi qui le
attivita' "quotidiane" agite dai professionisti dei diversi gruppi:
A ciascuna delle pagine elencate qui
sotto trovi dei riassunti "visivi" delle voci segnalate come
oggetto di attivita' quotidiana, e l'elenco testuale delle stesse;
scorrere questi elementi puo' essere un buon modo per farsi nascere idee
su generi fotografici alternativi, ed attivita' da percorrere.
Per vedere in cosa
consiste l'attivita' quotidiana dei colleghi dei differenti
"gruppi" di soddisfazione, vedi le rispettive pagine di
"tags":
1)
In profonda difficolta', si ritiene possibile la cessazione
dell'attivita' (clicca qui)
2)
Pur se in difficolta', si ritiene di volere e potere reagire alla crisi
(clicca qui)
3)
Attivita' in calo, ma sufficiente per continuare (clicca qui)
4)
Sostanziale "tenuta" delle posizioni professionali (clicca
qui)
5)
Attraversamento di un periodo sostanzialmente positivo (clicca qui)
6)
Momento di particolare soddisfazione, risultati eccellenti (clicca qui)
L'importanza delle
attivita' collaterali
Un dato innovativo e assolutamente
sintomatico e' questo: differentemente dal passato, la capacita' di
abbinare competenze collaterali non e' un "abbellimento" od
una diversificazione qualsiasi della propria attivita', ma sempre piu'
rappresenta elemento integrante e fondante della professione in se' e per se'.
La scheda del sondaggio chiedeva di indicare se ci si occupava anche di
attivita' collaterali, ma vicine alla produzione fotografica.
Le attivita' ipotizzate erano:
a) grafica
b) web
c) multimedia
d) video
e) cgi
f) apps
g) postproduzione per conto terzi
h) organizzazione eventi (correlati a fotografia)
i) corsi - docenza - incontri
l) arte
m) altro
Per ciascuna voce si chiedeva di
dichiarare quanto significativa (poco - abbastanza - molto) fosse
l'attenzione all'attivita' collaterale. L'importanza attribuita generava
un valore numerico che, sommato a quello degli altri appartenenti allo
stesso gruppo, fornisce il livello generale di attenzione a
quell'attivita' in quello specifico gruppo di professionisti.
Come apertamente avvertibile in questo
primo grafico riassuntivo, esiste una diretta, sostanziale ed
avvertibilissima correlazione fra la capacita' di interessarsi
attivamente a elementi collaterali e la soddisfazione professionale del
periodo.
Ecco, nel dettaglio, il livello di dedizione sviluppato nei diversi
gruppi per ciascuna attivita' collaterale censita.
Fra gli elementi di maggior rilievo:
l'attenzione al video e' minima nelle attivita' in crisi, e
proporzionalmente cresce per essere al massimo in quelle che danno buoni
risultati.
Iniziative legate a nuove tecnologie, come cgi e sviluppo di
apps sono pressoche' sconosciute nei gruppi in crisi, e raddoppiano o
triplicano nei gruppi di punta. Ma soprattutto, al di la della singola
specifica attivita', e' proprio la "massa critica" di
attenzione all'altro nel suo complesso che, come evidenziato dal grafico
qui sopra, e' fortemente correlato al successo dell'attivita'.
(Se sei un fotografo professionista e non sei ancora nostro Socio, se lo
desideri puoi chiedere
l'ammissione all'Associazione.)
(Se sei un fotografo professionista e
non sei ancora nostro Socio, se lo desideri puoi chiedere
l'ammissione all'Associazione.)
Anni di
attivita'
Ecco il dato statistico riferito non
all'eta' anagrafica del professionista, ma alla "durata" in
essere della sua attivita' professionale.
Ricordiamo che nella fase avanzata (cioe' quella inizialmente
trasmessa solo a Soci e collaboratori del sondaggio e in seguito resa
disponibile pubblicamente) i dati - resi completamente anonimi - saranno
disponibili anche nel dettaglio.
Ancora una volta, i dati concreti
ribaltano quella che e' stata la regola indiscussa negli scorsi decenni.
Mentre fino a pochi anni fa' le attivita' piu' "storiche"
godevano di un indiscutibile effetto volano, e quindi la maggior
soddisfazione professionale si aveva in coincidenza con la maturita'
professionale, in questa fase di transazione l'effetto e' ribaltato: chi
ha maggior esperienza - statisticamente - patisce maggiormente l'impatto
della modificazione del mercato.
Con ragionevole probabilita', questa e' tuttavia da considerarsi una tendenza
momentanea.
Col passare degli anni e' probabile che il fenomeno subisca una
ulteriore "inversione di polo", e che - presumibilmente
nell'arco di 5 - 7 anni - l'eta' media degli operatori con attivita'
mediamente soddisfacenti tornera' ad innalzarsi.
Se ne colgono gia' le prime avvisaglie.
|
Professionalita' future
Come accennato, il sondaggio ha
rilevato anche aspettative, modalita' di inizio e ipotesi di attivita'
di 601 autori in procinto di iniziare l'attivita' fotografica nel
prossimo periodo.
Si tratta di un rilevamento importante, perche' restituisce sensazioni,
tendenze e volonta' di azione che rappresentano una prospezione molto
significativa della professione nel futuro a breve termine.
Ogni professionista ha un periodo "di latenza" che precede la
partenza ufficiale della sua attivita'. In quel breve lasso di tempo,
assorbe dal tessuto professionale circostante le informazioni
professionali che lo guideranno nei suoi primi passi professionali.
Le aspettative alla
partenza
Ecco il dato riassuntivo (seguira',
nella "fase avanzata", il dettaglio) delle aspettative
percepite da parte dei neo operatori: come, cioe', si percepisce, in
termini di speranza professionale, l'inizio dell'attivita'.
La percezione di aspettativa - in questo secondo rilevamento -
suddivide gli operatori in questi gruppi:
1) non vedo spazi concreti, dubito che riusciro' a farne un mestiere
2) credo che sia molto difficile riuscire, ma ci provo comunque
3) credo che avro' un po' di difficolta', ma superabili
4) ritengo che sia possibile una normale attivita'
5) ritengo che le cose possano andare piuttosto bene
6) ho segnali eccezionalmente positivi sulla mia prossima attivita'
professionale
E' molto significativo notare come in
chi sta per partire sia ben chiaro - a dispetto della convinzione
diffusa - che si tratta di un passo professionale impegnativo. Un 11%
desidererebbe partire professionalmente, ma ritiene che riuncera' in
partenza. L'insieme dei due gruppi che ritengono la partenza un periodo
molto difficile, oppure difficile, anche se superabile, rappresenta un
monolitico 63,9%.
L'eta' media di
chi sta per partire
Altrettanto rivelatore e' il dato
dell'eta' media di chi si accinge a compiere il passo di accesso alla
professione: nel complesso 34,4
anni (esattamente nove anni in meno dell'eta' media di chi sta gia'
operando, che statisticamente e' di 43,4
anni).
Ma ad essere rivelatore non e' tanto il fatto che esista questo gap
fra i due universi - abbastanza scontato - quanto l'effetto di
sostanziale indifferenza della carica di ottimismo ed entusiasmo in
relazione all'eta'.
Come si nota dal grafico riportato qui sotto, la media dell'eta' di chi
muove i primi passi con paura, timore, tranquillita', fiducia od
entusiasmo e' sostanzialmente la stessa. Oscilla attorno alla media
generale, ma non cambia in modo significativo, o tendenziale.
Raffrontata con la percezione del mercato di chi sta gia' operando (vedi
il relativo grafico), che invece e' tanto piu' pessimistica quanto
piu' elevata e' l'eta' anagrafica, la percezione di chi parte ora non ha
un significativo legame con l'eta' anagrafica.
Questo fenomeno conferma che lo "sconforto" NON e' l'effetto
di una fisiologica stanchezza e disillusione legata all'eta' (e quindi
endemico, e non collegabile allo specifico del nostro settore), ma - al
contrario - proprio rappresenta l'effetto sconfortante della mutazione
repentine delle "regole di mercato". In chi ha operato negli
scorsi anni (ed e' quindi piu' anziano) il mercato pare non rispondere
piu' a dinamiche logiche; in chi, invece, ancora non ha operato
professionalmente, questo mercato appare, si', duro, ma non incoerente.
Quindi, lo affronta con una disposizione d'animo sostanzialmente
omogenea, per quanto attiene l'eta'.
Cloud tags: le
attivita' ipotizzate da chi sta partendo
Al link che
trovi qui sotto puoi vedere nel dettaglio i cloud tags e l'elenco delle
tag delle attivita' "previste" dagli operatori che intendono
aprire a breve.
Alcuni dati sono significativi: ad esempio, un'ipotesi di attivita' di
riprese di ritratti posati in studio eccezionalmente piu' alta di quella
offerta dai fotografi gia' attivi.
Vai
alla pagina delle tags sulle attivita' ipotizzate dalle nuove attivita'.
Clicca qui.
Quando partiranno?
Fra quanto intenderanno
partire i nuovi operatori del campione?
Anche se si tratta di una sorta di arbitrio statistico, possiamo
azzardare un raffronto fra gli operatori in crisi (e che potenzialmente
potrebbero cedere il passo, o in termini di cessazione vera e propria
dell'attivita', o in termini di perdita di quote di mercato).
Numericamente parlando, l'entita' numerica delle attivita' in
"partenza" nell'anno corrente e' raffrontabile a quello
collocato in "coda" nella percezione di andamento
dell'attivita.
(Se sei un fotografo professionista e non sei ancora nostro Socio, se lo
desideri puoi chiedere
l'ammissione all'Associazione.)
Pubblicazione dei
dati
Ricordiamo che nella fase avanzata (cioe'
quella inizialmente trasmessa solo a Soci e collaboratori del sondaggio
e in seguito resa disponibile pubblicamente) i dati - resi completamente
anonimi - sono disponibili anche nel dettaglio.
La prima parte
dell'analisi (descritta in questa stessa pagina) e' pubblica fin da
subito per tutti i colleghi; la seconda porzione (quella dell'analisi
del dettaglio
delle attivita' di maggior successo), viene inizialmente
trasmessa ai Soci TAU Visual e ai Colleghi - anche se non Soci - che
hanno partecipato con la compilazione del sondaggio. In un secondo
momento anche questa analisi dettagliata verra' resa pubblica a
beneficio di tutti.
|