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In questa pagina trovi la versione RIASSUNTIVA delle nostre istruzioni per il Questionario per gli Studi di Settore dei Fotonegozianti (modello SM15). La versione COMPLETA e' a disposizione dei Soci TAU Visual nelle pagine riservate ai Soci.

IL QUESTIONARIO E' GIA' STATO INVIATO AI FOTONEGOZIANTI


Puoi scaricare QUI il modello del questionario.


STUDI DI SETTORE – QUESTIONARIO SM15 – FOTONEGOZIANTI e simili

(Codici attività 52.48.2 – 52.48.3 - 52.73.0)

INDICAZIONI RIASSUNTIVE (versione COMPLETA riservata ai Soci)

SE SEI UN FOTONEGOZIANTE, in questi giorni riceverai dal Fisco un questionario da compilare, per gli Studi di Settore (si tratta del questionario SM15). Se, invece, sei un fotografo che vive prevalentemente di ripresa, od un laboratorio, avresti già dovuto ricevere il questionario l’anno scorso, e in questo periodo NON riceverai altri questionari.

Perché ho ricevuto questo questionario?

Il Fisco sta inviando a TUTTE le attività produttive (e non solo ai fotonegozianti) dei questionari simili a questo. Alcuni – fra cui i fotografi che vivono prevalentemente di ripresa fotografica, e non di commercio - lo hanno già ricevuto e consegnato da tempo; altre tipologie di attività lo riceveranno in futuro.

Un questionario un po’ "anomalo" (secondo noi)

La versione del questionario per il fotonegozianti è, a nostro avviso, abbastanza "frettolosa" dall’amministrazione finanziaria. Rispetto al dettaglio, a volte anche eccessivo, delle domande che erano state poste ai colleghi fotografi di ripresa (non fotonegozianti) che avevano ricevuto il questionario dello scorso anno (SG74), questo modello è molto più semplice e rapido da compilare. Le domande "specifiche" per l’attività sono poche, a nostro avviso non particolarmente mirate; oltretutto, sono state accomunate in un solo questionario anche altre attività commerciali che possono essere collaterali a quelle di fotonegoziante, ma che sembrano essere state unite nello stesso questionario più con la logica di spicciarsi nel lunghissimo lavoro di documentazione delle attività esistenti, che per un motivo reale. Lo stesso modello di questionario (SM15), infatti, va compilato non solo dai fotonegozianti (codice attività 52.48.2), ma anche da chi svolge il commercio al dettaglio di orologi, articoli di gioielleria e argenteria (insomma, i gioiellieri: codice 52.48.3) e dai laboratori di riparazione di orologi e gioielli (52.73.0).

Devo compilarlo per forza?

Si. Non rispedire il questionario significherebbe ricevere, con buona probabilità, una visita dell’amministrazione finanziaria, che verrebbe a rilevare di persona i dati non dichiarati.

Se non l’ho ricevuto?

Se non l’hai ricevuto, è probabile che sia semplicemente perché il codice di attività dichiarato al momento di aprire la partita IVA è diverso da quello "classico" del fotonegoziante (cioè diverso dal 52.48.2). Se la tua attività è quella di fotografo di ripresa, dovresti avere già ricevuto il questionario alla fine del 1998, ed averlo rispedito a suo tempo. In questo caso, è normale che tu NON riceva questo modello di ora (il SM15), che è invece destinato a chi abbia come attività prevalente quella del fotonegoziante (ed affini).

Per controllare il tuo codice, dovresti ritrovare il cartoncino azzurro con cui ti è stata rilasciata la partita IVA. Se non lo trovi, il commercialista dovrebbe avere segnalato questo codice nell’ultima dichiarazione annuale IVA. Se non trovi nemmeno questa, cambia commercialista…

Nel caso tu abbia un codice diverso dal 52.48.2, MA SVOLGA L’ATTIVITA’ PREVALENTE di fotonegoziante, ti conviene compilare comunque questo questionario. Se, infatti, compilerai il questionario di un’attività diversa da quella di fotonegoziante, pur avendo le spese e le caratteristiche di un commerciante del settore, è probabile che i tuoi dati risultino "strani" al Fisco, perché non omogenei con quelli degli altri.

La compilazione del modulo corretto permette di correggere – senza nessuna sanzione o multa – il codice attività "errato" usato fino ad ora.

Dove mi procuro il Questionario?

Il questionario dovrebbe giungerti in queste settimane. Se non ti arrivasse, può essere richiesto ai propri uffici delle Imposte Dirette, o fotocopiato da quello di un collega, o fotocopiato dal Supplemento Ufficiale n. 221 della Gazzetta Ufficiale n. 294 del 16 dicembre 1999. Oppure, puoi scaricarlo in formato *.pdf QUI.

Alcune domande particolari:

Io ho iniziato da poco, che faccio? Chi ha iniziato l’attività durante il 1998 può non fare assolutamente nulla (e spiegare poi la sua posizione quando venisse interpellato), oppure restituire il modello barrando la casella "soggetto non obbligato", ovviamente mettendo i suoi dati anagrafici. Anche nel caso in cui il negozio sia stato chiuso nel 1998 non c’è obbligo di compilazione.

Io svolgo sia l’attività di fotonegoziante, sia quella di fotografo. E adesso? Esistono due elementi importanti da chiarire fin da subito. Un conto è l’attività effettivamente svolta come attività prevalente (cioè, quello che concretamente ti dà da vivere in maniera determinante), e un conto è il "codice" di attività che, al momento dell’inizio della tua professione, è stato dichiarato all’ufficio IVA. Se le due cose non coincidono, sorgono dubbi e confusioni nell’applicazione degli Studi di Settore. Premesso che ti consigliamo di correggere questa discrepanza se vi fosse (vedi il resto di queste istruzioni), i casi che si possono verificare ora sono questi:

a) Fai prevalentemente il negoziante e un po’ il fotografo, e ti è arrivato il questionario di questi giorni (SM15): è tutto OK: devi compilare il questionario, indicando che hai anche un’attività secondaria (vedi più avanti).

b) Fai invece prevalentemente il fotografo (in termini di fatturato) e solo un po’ il fotonegoziante, e ti è arrivato il questionario adesso (SM15). In questo caso, in realtà avresti dovuto compilare il questionario dell’anno scorso, non quello di quest’anno. Ti è arrivato il questionario sbagliato, perché il codice di attività che avevi dichiarato a suo tempo è quello del commercio. I casi sono due: o accetti il "rischio" di essere in futuro valutato assieme ai commercianti (e in questo caso compili normalmente il questionario) oppure provvedi a variare il codice di attività, e restituisci il questionario con i soli dati anagrafici, barrando la casella del "soggetto non obbligato". Attenzione, però: se vuoi variare in questo modo il codice attività, fatti aiutare da un commercialista, perché devi fare diverse variazioni, e cambieranno anche gli adempimenti connessi (ad esempio, INPS).

c) Fai prevalentemente il negoziante e un po’ il fotografo, e ti è arrivato il questionario dello scorso anno, ma non quello di adesso. Compila regolarmente QUESTO questionario, procurandotene una copia (vedi paragrafo precedente, "dove mi procuro il questionario") e sfrutta quest’occasione per correggere il tuo codice d’attività. Anche in questo caso, è meglio farsi dare una mano dal fiscalista.

d) Fai prevalentemente il fotografo e solo marginalmente il negoziante, e ti è arrivato il questionario dello scorso anno. Tutto regolare. Era proprio così che dovevano andare le cose.

e) Ti occupi professionalmente di fotografia, ma non ti è arrivato nessun questionario, né l’anno scosro, né ora. Occorre controllare quale caspita di codice d’attività hai dichiarato all’inizio. Se sei prevalentemente fotografo, avresti dovuto compilare il questionario dello scorso anno. A questo punto, conviene fare una variazione del codice d’attività, mutandolo in 74.81.1. Se invece sei prevalentemente fotonegoziante, devi procurarti un questionario di quelli attuali (SM15, vedi sopra) e compilarlo, facendo contemporaneamente il cambio codice. In entrambe i casi è buona cosa fare l’operazione in compagnia di un fiscalista sveglio.

Pronto, attento, via.

Le istruzioni ufficiali che accompagnano il questionario sono complete, e sono da considerarsi il riferimento del Fisco. Queste nostre note aggiuntive servono a rendere un po’ meno pesante l’approccio, e a sentirsi in compagnia.

DATI ANAGRAFICI E RELATIVI ALL’ATTIVITA’

Alla riga: attività esercitata. Qua va indicato il codice 52.48.2 se sei un normale fotonegoziante, od un fotonegoziante con sala di posa, come anche se sei commerciante e svolgi anche qualche servizio di cerimonia, purché questa seconda attività non sia prevalente su quella di fotonegoziante.

Se tu fossi un gioielliere indicheresti il codice 52.48.3, o il 52.73.0 se fossi un laboratorio di gioielleria Qualsiasi altra attività prevalente NON deve essere indicata usando questo questionario (vedi punti precedenti).

La casella "Variazione dell’attività" va barrata se fino ad ora avevi un altro codice (vedi introduzione di questo scritto).

Negli spazi segnati come "attività secondarie" potrai (e dovrai) indicare se hai altre attività che, senza essere quelle di commercio di materiale fotografico, concorrono al reddito. Concretamente, potrebbe essere indicata come attività secondaria quella di "fotografo" puro e semplice, il cui codice è: 74.81.1. (Facciamo un esempio: il negozio ti frutta il 65% del reddito, ma il restante 35% viene dai servizi di cerimonia. Puoi segnare come attività secondaria il codice 74.81.1, con la percentuale – appunto – del 35%)

Il resto dovrebbe essere chiaro.

PERSONALE ADDETTO ALL’ATTIVITA’

Il numero di giornate retribuite si intende come somma delle ore di tutti i dipendenti o collaboratori. Gli "apprendisti" (riga A3) sono quelli assunti come tali, con contratto di apprendisti (non gli assistenti o gli aiutanti pagati con un forfait mensile).

Su ogni riga, indica il numero di collaboratori di vario tipo. Alla riga A5 ed A6 vanno indicati gli eventuali aiutanti con cui hai espressamente stipulato un accordo di "collaborazione coordinata e continuativa" (è un’ipotesi sensata solo per le attività di servizio, come i servizi di cerimonia). Non indicare in queste righe né i normali soci, né i dipendenti. Alla riga A9 non vanno i soci, ma quei collaboratori descritti appositamente con un contratto di associazione in partecipazione con apporto di solo lavoro (Se non sai cosa significa, ignora pure la riga. E’ segno evidente che non hai stipulato nessun contratto di quel genere: lo sapresti). A10 sono gli associati dello stesso genere di A9, ma che invece di lavorare hanno messo dei soldi (anche qui, se ne hai, lo sai).

UNITA’ LOCALI DESTINATE ALL’ESERCIZIO DELL’ATTIVITA’

Il quadro inizia con una domanda sibillina, prima delle righe numerate: in centro, viene chiesto il "numero complessivo delle unità locali", e subito dopo il "numero progressivo". Le unità locali sono più d’una solo se hai ALTRE sedi in cui eserciti il commercio. Ad esempio, il negozio a Branzi in val Brembana, ed un altro negozio a Foppolo. Se hai un localino in cui ricevi i clienti per visionare gli album, a Trabuchello di Val di Fondra, quest’ultimo non rappresenta un’unità locale di vendita, ma uno spazio che va indicato alle righe "J", più avanti. Se hai un solo recapito o negozio, hai una sola unità locale, la prima ed unica. Quindi, se hai un solo negozio, il "numero complessivo è "01"; se invece hai più sedi, devi fare una copia di questa pagina, e segnare nel "numero progressivo" se si tratta della sede principale (01) o le successive (02, 03…)

STRUTTURE NON ANNESSE

Fra la B e la D, ecco che compaiono le righe J01, J02 e J03, in perfetto "disordine" alfabetico. La lettera "C" non c’è, non cercarla.

Si tratta di indicare i metri quadri di eventuali strutture che non siano collegate ai locali di vendita. Si tratta apparentemente di un doppione fuorviante, rispetto alla richiesta (quadro B) delle sedi locali. In realtà, al quadro B si chiedono le unità di vendita (i negozi), mentre alle righe "J" vanno indicate le superfici di altri eventuali spazi non annessi ai negozi, ma che non sono a loro volta dei negozi…

MEZZI DI TRASPORTO

Qua non si indicano i monopattini, ma tutto il resto si. I cosiddetti "servizi integrativi o sostitutivi di mezzi propri" (D7) sono i noleggi di auto, ma ANCHE le spese di corriere, usati per spedire merci (non per i documenti o le buste).

ELEMENTI SPECIFICI DELL’ATTIVITA’

Che questa parte del questionario sia davvero "specifica" è una visione abbastanza ottimistica.

MODALITA’ DI ESPLETAMENTO DELL’ATTIVITA’

ELEMENTI SPECIFICI DELL’ATTIVITA’

Attenzione: la somma delle percentuali deve essere 100. Ti suggeriamo di fare una "brutta copia" dei conteggi. Tieni presente che le indicazioni possono essere orientative, purché fedeli, e che non devono essere necessariamente calcolate sulla base contabile, anche perché alcuni elementi non sarebbero desumibili dalla contabilità.

G1, la percentuale di ricavi derivante dalla vendita vera e propria (senza gli sviluppi); *** G4, la percentuale di ricavi che ottieni dalle "buste", sia che tu le sviluppi in proprio, sia che tu ti appoggi ad un laboratorio esterno. *** G5, la percentuale del guadagno derivante dalla prestazione di servizi fotografici.

Prodotti venduti

In questa pagina del buonumore (righi dal G11 al G28) scoprirai che un fotonegoziante ha evidentemente poco da vendere…. Ad ogni buon conto, se non vendi anche gioielli, ti troverai ad indicare: da G11 a G14 i prodotti di occhialeria, se la tieni *** a G15, tutto il materiale di consumo, intendendo il materiale sensibile di tutti i generi (anche le carte), i chimici per lo sviluppo, ma anche le cassette, le batterie, e tutte le cose che non sono attrezzature *** al G16 le fotocamere le videocamere e le cineprese (?!) (attenzione, non i videoregistratori) *** al G17 i videoregistratori (non le telecamere) *** al G18 i binocoli e simili *** al G28 i telefonini e gli altri prodotti non elencati.

Servizi offerti

Se offri qualcuno di questi servizi, devi semplicemente barrare la casella.

G30: riteniamo che si debba intendere come servizio a pagamento *** G32; nel caso sia tu stesso ad effettuare la riparazione *** G33, premesso che sarebbe carino chiedere all’estensore della tabella se ha un’idea del significato concreto di questa dicitura, si potrebbe ipotizzare che la casella vada barrata se il fotonegoziante tiene corsi o comunque formazione sulle tecniche fotografiche, video o di rilevamento del territorio. *** G34: riteniamo che si possa ricadere in questo caso nella situazione di tenuta di corsi e formazione sull’impiego delle tecniche digitali, come nell’offerta di servizi per applicazioni multimediali. Il semplice utilizzo di tecniche digitali per la realizzazione dei servizi fotografici rientra nelle normali mansioni fotografiche, già indicate al rigo G5.

Difficilmente, poi, il normale fotonegoziante farà uso del personale descritto ai righi G35 – G38…

COSTI E SPESE SPECIFICI

H12 sembra un doppione del rigo G4, ma non lo è, perché qui si chiede la cifra assoluta spesa (attenzione, i tre zeri finali sono già stampigliati) per l’acquisto dei servizi, compresi i costi di sviluppo e anche altri – come le riparazioni.

H13, le spese che hai fatto per fare pubblicità, ma anche per i regali di natale ai clienti.

H16, i costi per l’abbellimento delle vetrine e per gli eventuali vetrinisti.

BENI STUMENTALI

Il rigo I1 va barrato (mah…) se possiedi attrezzature fotografiche di tua proprietà, che usi per i servizi fotografici (ovviamente, quindi, va barrato).

Divertiti poi a leggere quali stupendi macchinari ti perdi a non fare l’orologiaio. Devi poi indicare IL NUMERO di camere oscure (?) e/o sviluppatrici (rigo I13), distinguendo da queste ultime le sviluppatrici a controllo computerizzato (I14 - proprio quelle asservite a computer, non solo quelle con qualche componente elettroniche) ed infine le stazioni di elaborazione digitale (I15), con questo termine intendendo anche il computer che è stato acquistato dal negozio e viene espressamente utilizzato per effettuare interventi di postproduzione digitale.

DOVE VA SPEDITO

Nell’appendice delle istruzioni è indicato anche dove spedire il Questionario (entro il 29 febbraio 2000 se consegnato su carta, o il 12 maggio 2000 se in digitale).

Il modello va spedito al Centro di Servizio delle Imposte Dirette ed Indirette, ma non necessariamente a quello della propria regione.

Sono molto carine le zone di destinazione, dove inoltrare i questionari (non stiamo scherzando, sono davvero queste che riportiamo…)

Se abiti in Lombardia (sic!), Puglia, Basilicata, Sardegna, Sicilia e Campania, il questionario va spedito al Centro servizi di BARI. Se abiti nel Lazio, Abruzzo, Marche, Molise, Umbria, Emilia Romagna e Campania, va spedito a PESCARA. Se abiti nel Veneto, Friuli Venezia Giulia, Toscana, Liguria, Piemonte, Val d’Aosta e Trentino Alto Adige, il questionario va spedito a VENEZIA.

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