.::..: di chi sono gli originali (files o
pellicole)?
Uno dei più frequenti motivi di incomprensione
fra fotografo e sposi è la questione sulla proprietà degli originali (negativi
su pellicola, o files digitali sorgenti).
È normale che gli sposi chiedano insistentemente questa consegna, ed ha
tuttavia un fondamento motivato l'ostacolo che spesso i fotografi oppongono a
questa consegna...
È questo uno dei rari casi nei quali la verità sta davvero nel mezzo: in
assenza di diversi patti scritti, gli originali delle riprese di matrimonio,
cerimonia e ritratto per legge appartengono fifty-fifty (cioè in proporzione
uguale) sia al fotografo che agli sposi che hanno commissionato il servizio. E
quindi:
a) È corretto che vengano custoditi presso lo
studio del fotografo, sempre nel rispetto delle norme sulla privacy (non può
avvenire pubblicazione senza assenso).
b) È corretto che gli sposi non pretendano la consegna incondizionata di tali
originali, ma la richiedano a fronte di un giusto compenso.
c) È corretto che il fotografo non li consegni "di default", ma dia
la possibilità di riscattare la quota di "proprietà" degli sposi.
d) Conseguentemente, sono invece sbagliate le posizioni sia degli sposi che
pretendono la consegna su semplice richiesta, come anche è sbagliata la
posizione del fotografo che si rifiuti, ad ogni costo, di consegnarli.
L'argomento è abbastanza compleso.
Si trovano maggiori dettagli alla pagina www.fotografi.org/negativi
Queste indicazioni valgono IN ASSENZA di ACCORDI espliciti sulla disponibilità
degli originali. Se esistono scritture di accordi interpersonali, valgono tali
accordi.
Suggeriamo di affidarsi ad uno Studio che vi abbia dato la garanzia di osservare
il Codice di Autoregolamentazione TAU Visual per la Fotografia Professionale di
Cerimonia e Ritratto.
..:::.. come determinare il prezzo di
riscatto degli originali?
Non esistono norme imperative di Legge, né
consuetudini che siano automaticamente vincolanti per le parti, in generale.
Quindi, la soluzione preferibile è che - in fase di contrattazione iniziale, si
provveda a pattuire a priori il costo del riscatto degli originali.
In assenza di pattuizione, orientativamente gli originali possono essere
valutati in proporzione al costo pagato per il servizio, e in relazione inversa
al tempo trascorso dalla realizzazione della cerimonia. Quanto più recente è
la data di realizzazione del servizio, tanto più elevato è il valore di
riscatto. In via orientativa, come suggerimento e NON come regola:
Tempo del riscatto originali % sul costo del
servizio
entro 1 anno dalla cerimonia 25-30% del costo complessivo
da 1 a 3 anni dalla cerimonia 15-20% del costo complessivo
da 3 a 7 anni dalla cerimonia 10-15% del costo complessivo
da 7 a 10 anni dalla cerimonia 5-10% costo complessivo
Oltre il decimo anno non esiste per il
fotografo obbligo di conservazione degli originali.
Quindi, ad esempio: i negativi di un servizio di cerimonia pagato a forfait
2.000 euro, possono avere un valore di riscatto di 500 euro se richiesti
immediatamente dopo le nozze (25% del prezzo totale), oppure di circa 200 euro
verso il 4 anno (10%), eccetera.
Le percentuali indicate sono solo orientative, e non vincolanti.
Ogni Autore ha piena facoltà di applicare prezzi a sua discrezione, purchè
pattuiti con i committenti.
.:.:::. è vero che il nome del fotografo va
citato sempre?
Generalmente parlando, è vero, perché il
fotografo è autore di un'interpretazione, e come tale è protetto
esplicitamente dalla legge sul diritto d'autore, anche per quello che riguarda i
diritti morali.
Nel caso della fotografia di matrimonio, è quindi corretto che l'album sia
firmato dall'autore. Non è previsto per legge che l'eventuale firma su ogni
immagine debba essere apportata sul fronte (mentre devono essere identificate
sul retro). Poiché esiste un generico diritto/dovere alla firma delle immagini
creative, è fortemente preferibile chiarire fin da subito se il fotografo
firmerà o meno le immagini con un suo logo sul fronte dell'immagine, perché
questa soluzione può far piacere (è una prova dell'autorialità del servizio),
ma in alcuni casi può risultare sgradito agli sposi. È bene quindi pattuire la
cosa in origine, o affidarsi ad uno Studio che vi abbia dato la garanzia di
osservare il Codice di Autoregolamentazione TAU Visual per la Fotografia
Professionale di Cerimonia e Ritratto.
..:::.. perché utilizzare i servizi di un
fotografo professionista
È presto detto: raffazzonare un servizio
fotografico può fare risparmiare qualche decina o qualche centinaio di euro,
perdendo però un'occasione probabilmente irripetibile per fissare in maniera
davvero suggestiva i ricordi di un evento importante, od un momento della vita -
o del proprio essere - che non torneranno mai più.
La parola scritta richiede attenzione e concentrazione, mentre l'immagine
comunica con immediatezza e con forza. La parola scritta è necessaria per
trasmettere concetti complessi (come questo documento), ma nella comunicazione
visiva l'efficacia e l'immediatezza dell'immagine è assolutamente imbattibile
ed insostituibile.
Una cerimonia privata può essere - attraverso
l'immagine - fatta percepire alle persone che erano assenti all'avvenimento come
più o meno riuscita, in funzione della scelta delle immagini. L'aspetto del
proprio volto o della propria figura - e quella dei propri cari - può essere
migliorata ed esaltata dalle capacità di un professionista dell'immagine.
Lesinare sulla capacità di comunicazione dell'immagine significa gettare al
vento gran parte del resto dell'investimento, della cura per l'evento, o della
cura di sè.
Nel mondo dell'informazione, la sostanza della comunicazione passa in
grandissima parte attraverso il linguaggio inespresso delle immagini.
.:.:::. cosa determina e influenza i prezzi
dei servizi
Per la determinazione dei prezzi, si trova un
sistema dettagliato, con guida passo passo, e gratuito al sito www.tariffario.org,
che è stato realizzato proprio per risolvere i problemi di interfaccia fra
cliente e fotografo.
Sono davvero innumerevoli le variabili che determinano il prezzo finale di un
servizio professionale. Sul costo di ciascun lavoro influiscono, fra l'altro:
1) Il livello professionale del fotografo
contattato.
2) La complessità di realizzazione dell'immagine, sul piano tecnico od
organizzativo.
3) L'apporto creativo richiesto al fotografo.
4) La destinazione d'uso della fotografia.
5) L'entità della commessa di lavoro.
6) La predisposizione all'elasticità tariffaria del professionista.
7) L'entità degli investimenti e della strutturazione dello studio.
8) Gli anni di esperienza del professionista.
9) Le spese legate alla dislocazione geografica dell'attività.
Se il problema delle tariffe fosse
riconducibile alla sola difficoltà tecnica di realizzazione delle immagini, la
valutazione del "valore" dell'immagine sarebbe semplice. Dato che,
invece, occorre dare un preciso valore commerciale a molti elementi di difficile
quantificazione, ecco comparire diversi parametri e diversi sistemi di calcolo.
Nel dettaglio:
1) Il livello professionale del fotografo
contattato.
Così come avviene in qualsiasi professione intellettuale, è possibile
rivolgersi all'uno od all'altro professionista, (medico, avvocato,
commercialista, eccetera) sapendo che l'effettiva capacità professionale e la
"visibilità" sul mercato di ciascun professionista genera tariffe
molto diverse fra loro.
2) La complessità di realizzazione dell'immagine sul piano tecnico od
organizzativo.
L'affermazione che una fotografia complessa sul piano tecnico (o quello
organizzativo) richiede più tempo per la sua realizzazione e quindi costa di
più è banale perché ovvia.
Ciò che, invece, spesso non si considera con altrettanta naturalezza è il
fatto che l'incremento di qualità al di sopra dello standard base comporta
aumenti dei costi di produzione non solo "proporzionali", ma
"più che proporzionali".
Facciamo un esempio banale, ma molto vicino al concetto valido anche in
fotografia.
Comprare un paio di etti di riso e farli bollire costa pochissimo. Farsi
preparare in trattoria od in mensa un piatto di riso in bianco costa ancora
abbastanza poco, anche se - rispetto al costo delle materie prime - il lavoro e
la "struttura" della trattoria fanno già lievitare il prezzo di una
decina di volte. Se quel riso deve diventare un risotto con la possibilità di
scelta "alla carta", il servizio sarà molto migliore, ma il fatto di
dovere garantire la disponibilità di diversi condimenti rappresenterà un
incremento notevole dei costi generali, e il riso costerà due o tre volte
tanto, o anche più se ci si rivolgerà ad un buon ristorantino. Se al risotto,
già curato, si aggiungeranno condimenti di pregio (come i tartufi) il costo
sarà di parecchio superiore, e cioè si eleverà in maniera più che
proporzionale. Se, poi, si desidera mangiare un risotto prelibato preparato da
un maestro nel suo campo, i costi di promozione, di rappresentanza e il surplus
legato alla fama dello chef porteranno il costo finale ad essere anche di cento
volte superiore a quello di un piatto base di riso. Siamo sempre dinanzi ad un
risotto, ma ad ogni miglioramento, il perfezionare il risultato richiede sforzi
e costi sempre più consistenti.
Allo stesso modo, raggiungere livelli di perfezionamento elevati su immagini
fotografiche abbastanza complesse richiede un dispendio di tempo molto, molto
maggiore rispetto a quanto non occorra per migliorare in modo avvertibile
un'immagine semplice. Così, tanto maggiore è il livello di qualità raggiunta,
tanto più costoso - per tutti, cliente e fotografo stesso - è il passaggio ad
un grado superiore di perfezionamento tecnico.
3) L'apporto creativo richiesto al fotografo.
Come già descritto in precedenza, la crescita della capacità creativa ed
interpretativa di un fotografo richiede molta esperienza, oggettive capacità
(rare) e applicazione.
Sapere parlare è alla portata di tutti.
Saper parlare bene è cosa che solo una parte delle persone sa fare. Saper
parlare bene ed essere capaci di convincere e coinvolgere gli uditori, è un
dono che hanno solo in pochi.
Tanto più elevato è il grado di coinvolgimento creativo richiesto al
fotografo, tanto più tempo occorrerà (e sarà occorso negli anni precedenti)
al fotografo stesso per offrire i suoi servizi a quel livello.
4) La destinazione d'uso della fotografia.
Nel caso della fotografia di cerimonia o di
ritratto, questo aspetto - importantissimo per altri settori - ha un'importanza
minore. Il privato cittadino che chiede delle immagini per se e per i suoi cari,
di fatto paga per un diritto d'uso privato. Il prezzo sarebbe diverso se si
utilizzassero le immagini per utilizzi pubblicitari od editoriali.
5) L'entità della commessa di lavoro.
Come è abbastanza intuibile, il costo per la realizzazione di una o due
immagini la cui produzione sia isolata da altre è maggiore rispetto a quanto si
verrebbero a pagare unitariamente immagini simili, ma realizzate in un contesto
di venti o trenta riprese. Questo è un meccanismo semplice da afferrare.
6) La predisposizione all'elasticità tariffaria del professionista.
Nel condurre la trattativa, subentrano anche fattori come la disponibilità che
l'autore può avere nel trovare strade di forfaittizzazione, specialmente con
clienti che ragionevolmente garantiscono fatturati continuativi e consistenti
nell'arco dell'anno.
7) L'entità degli investimenti e della struttura dello studio.
Con già accennato, le spese vive per impiantare e gestire uno studio sono molto
consistenti; proprio questa voce può quindi influire anche in modo marcato sui
costi generali.
Tuttavia, uno studio ben attrezzato ha la possibilità di offrire livelli
qualitativi maggiori, e miglior produttività; questo, ad esempio, può
significare che un costo giornaliero più elevato si traduca in un risparmio a
consuntivo, grazie alla miglior produttività raggiunta dallo studio attrezzato
in maniera più idonea.
8) Gli anni di esperienza del professionista.
Anche se il binomio "esperienza = capacità" non è sempre vero, uno
degli elementi che può influire sulla determinazione della tariffa è anche
l'esperienza acquisita sul campo. Con buona probabilità, un fotografo ai primi
passi si troverà ad occupare un livello professionale basilare; alla stessa
stregua, il trascorrere degli anni può offrire possibilità di evoluzione
professionale notevoli
9) Le spese legate alla dislocazione geografica dell'attività.
Infine, vanno valutati i fattori locali: il mantenere attiva una posizione
professionale in una grande città comporta costi di gestione oggettivamente
più alti, su tutto, rispetto ai costi generali da sostenersi lavorando in una
zona decentrata; questo aspetto influisce sul prezzo finale, anche se in misura
non tanto pronunciata quanto gli altri fattori.
Questo documento è stato predisposto dall'
Associazione Nazionale Fotografi Professionisti TAU Visual, e diffuso - per
tramite dei suoi Soci - ad uso ed utilità dei Clienti che ricorrono a fotografi
professionisti.
Codice di Autoregolamentazione TAU Visual
per la Fotografia Professionale di Cerimonia e Ritratto
Questo Codice di Autoregolamentazione
rappresenta un impegno specifico che i Soci dell'Associazione Nazionale
Fotografi Professionisti TAU Visual assumono volontariamente, ad ulteriore
garanzia dei loro clienti Privati.
Tutti i Soci (elenco a www.fotografi.tv)
si impegnano al rispetto del Codice Deontologico generale
(www.fotografi.org/codice_deontologico.htm).
In aggiunta, i professionisti Soci specializzati in fotografia di Cerimonia e
Ritratto possono - su base volontaria - adottare questo Codice di
Autoregolamentazione specifico, che rappresenta una garanzia di affidabilità e
serietà orientata alle esigenze ed i diritti degli sposi e dei clienti privati.
Il Fotografo Professionista firmatario si
impegna, oltre al rispetto del Codice Deontologico generale in qualità di socio
dell'Associazione Nazionale Fotografi Professionisti TAU Visual, all'osservanza
del seguente Codice di Autoregolamentazione:
1) Il Fotografo si impegna ad offrire un
servizio fotografico interpretativo di qualità, in linea con gli esempi
mostrati al Cliente per mezzo di suoi appositi book e/o siti web, rendendosi
garante personalmente dell'omogeneità del livello qualitativo.
2) Il Fotografo si impegna ad indicare con trasparenza il costo complessivo a
forfait della sua prestazione, comprensivo di tutto, nulla escluso. Se il
servizio prevedesse costi eventuali od aggiuntivi a scelta del Cliente, il
Fotografo si impegna a consegnare esplicita lista dei possibili costi accessori
(ad esempio: album, costo per ristampe, trasferte, eccetera).
3) Il Fotografo garantisce che il preventivo di realizzazione del servizio non
comporta costi aggiuntivi obbligatori, e che ogni eventuale voce di costo
aggiuntiva (vedi punto 2) sia liberamente acquistabile o meno dal Cliente, ed ai
costi trasparentemente pattuiti a listino.
4) Il Fotografo si rende garante della qualità di realizzazione del servizio.
È facoltà del Fotografo offrire il servizio come sua prestazione personale
(cioè eseguendo di persona la totalità delle riprese), oppure come prestazioni
personali coadiuvate (cioè eseguendo una parte delle riprese e delegando la
realizzazione di una restante porzione delle stesse) oppure demandate su sua
supervisione (cioè eseguite da altri professionisti collaboratori, con
capacità simili a quelle del Fotografo e garantendo comunque il risultato come
da punto 1). La scelta di tale opzione deve essere indicata espressamente negli
accordi con il Cliente.
5) Il Fotografo si impegna a pattuire espressamente con il Cliente, per iscritto
e all'atto della commessa del servizio, in quale modo viene gestita la
disponibilità degli originali: ad esempio: "consegna delle sole stampe del
servizio", "consegna di una parte selezionata di originali",
"consegna di tutti gli originali", "consegna di una provinatura o
di basse risoluzioni", eccetera.
Si impegna quindi a pattuire preventivamente ed esplicitamente le modalità di
eventuale consegna degli originali - files o pellicola che siano, e il costo di
tale opzione.
6) Il Fotografo si impegna a concordare preventivamente con i Clienti le
modalità con cui verranno apposte le firme che identificano l'autorialità
delle immagini. In particolare, si impegna a specificare se - oltre alla
consueta firma in seconda o terza di copertina dell'eventuale album - le stampe
di un servizio fotografico riporteranno scritta identificativa sul retro delle
stampe (in questo caso non occorre alcun assenso del Cliente) o sul fronte delle
stampe (occorre che il Cliente ne sia informato); il Fotografo si impegna
inoltre a chiarire quali siano le eventuali protezioni a difesa del diritto
d'autore che verranno apposte ai files consegnati. In assenza di diversi patti
espliciti, i files ceduti come copia dell'originale e con diritto alla ristampa,
conterranno dati identificativi nei metadati del file o con sistemi comunque
invisibili di marchiatura; per contro, i files la cui consegna sia stata
pattuita in bassa risoluzione e/o solo per visione, potranno contenere anche
scritte a marchio visibili, che identifichino l'Autore.
7) In pieno rispetto alle vigenti norme in tema di Privacy, il Fotografo si
impegna a conservare copia dei files originali, mantenendo il riserbo e non
consegnandone copia a chicchessia, se non a persone espressamente indicate dal
Cliente.
8) Se non diversamente pattuito negli accordi, il Fotografo si impegna a
conservare ed a rendere disponibili gli originali su richiesta, a fronte di
pagamento di importo preventivamente pattuito per il riscatto. In assenza di
libera pattuizione e di indicazioni esplicite fra le parti, il Fotografo si
impegna a ricorrere ai parametri suggeriti dall'Associazione per la
determinazione del valore di tale riscatto. Gli originali su supporto analogico
(pellicola negativa o diapositiva) verranno conservati presso il recapito del
Fotografo per dieci anni dalla data del servizio. I files di cui non sia stata
effettuata consegna di copia integrale verranno conservati per cinque anni dalla
data del servizio. I files di cui sia stata effettuata consegna al Cliente di
copia integrale potranno essere cancellati a decorrere dal mese successivo alla
consegna al Cliente dei files a risoluzione originaria.
Decorsi i termini sopra riportati, il Fotografo non sarà più tenuto alla
conservazione delle immagini.
9) Il Fotografo si impegna a non pubblicare (cioè esporre ad un pubblico
indistinto, non quantificabile e non controllabile) le immagini del servizio
fotografico, a meno di non aver ottenuto dal Cliente un'esplicita accettazione
dell'uso pubblico delle immagini. Resta invece facoltà del Fotografo la libera
raccolta di immagini esemplificative del suo lavoro, raccolte esclusivamente in
book da mostrarsi personalmente a potenziali clienti.
10) Il Fotografo si impegna ad un comportamento discreto e rispettoso della
Cerimonia, dei Committenti e dei loro Invitati, o del Cliente durante sessioni
di ritratto, ed a vigilare sull'atteggiamento parimenti rispettoso dei suoi
eventuali collaboratori. La collaborazione da parte dei Clienti, i loro Ospiti e
degli eventuali celebranti sarà tuttavia determinante per agevolare il sereno e
proficuo svolgersi del servizio.
11) Il Fotografo si impegna a definire espressamente i tempi massimi occorrenti
per la consegna del servizio ultimato (o di tempi intermedi per stadi di
avanzamento del servizio), indicando espressamente al Cliente tali tempi -
variabili sulla base degli impegni professionali - all'atto della commissione di
lavoro. È ammessa una tolleranza del 15% su tali tempi.
timbro del Fotografo Professionista
firmatario