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I DISEGNI DI LEGGE SULLA PROFESSIONE

Questa pagina e' stata aggiornata a seguito dell'avanzamento della discussione.

Con il cambio del governo ed il passaggio dalla XIII alla XIV legislatura, infatti, il disegno di legge 2800 (accesso alla professione con esami e tesserino) e' stato ripresentato - al PdC il 25 ottobre 2001, assegnato in commissione il 27 novembre 2001 - ed è ora in attesa di discussione.

ABBIAMO CREATO UN'APPOSITA SEZIONE DEL SITO DEDICATA ALL'INIZIATIVA DI REGOLAMENTAZIONE DELLA PROFESSIONE:

www.fotografi.org/regolamentazione

A quell'indirizzo trovi il dettaglio della legge, la possibilita' di esprimere un tuo voto su un sondaggio apposito, l'analisi sinottica delle leggi richiamate.

Desideriamo conoscere il parere documentato dei professionisti, per evitare di affidarci alle sole sensazioni delle "direzioni" delle Associazioni professionali, a cominciare da noi stessi.

VAI ALLA SEZIONE APPOSITA


 

 

 

 

 

 

I testi riportati di seguito sono mantenuti unicamente per completezza, ma la nuova trattazione e' alla sezione apposita:

www.fotografi.org/regolamentazione

 

Come forse saprai, esistono attualmente due progetti di legge che, in tempi relativamente brevi, potrebbero regolamentare ed influenzare il settore professionale fotografico.

Per intervenire in maniera costruttiva nella fase di (presumibilmente) ultima revisione di entrambe i progetti, chiediamo il tuo parere su entrambe i progetti, con le tue eventuali indicazioni, suggerimenti e osservazioni.


Commento ai due progetti di legge

DDL 2800: accesso alla professione con esami e tesserino

DDL 5092: riordino delle professioni intellettuali

DDL 2800 e collegati:
testo del disegno di legge

DDL 5092: testo del disegno di legge

 

E’ IMPORTANTE dedicare qualche minuto alla conoscenza ed al commento di questi due imminenti progetti di legge, perche’ il partecipare all’affinamento ed al miglioramento delle leggi PRIMA che esse vengano approvate e’ uno dei modi migliori di intervenire concretamente nella normativa.

Poiche’ riteniamo che i pareri piu’ illuminanti siano quelli dei professionisti che vivono sulla loro pelle l’attivita’ professionale, ti chiediamo di partecipare attivamente alla raccolta di eventuali idee ed osservazioni.

I due progetti, i cui testi trovi in allegato, sono rispettivamente:

A) Il progetto di regolamentazione all’accesso delle attivita’ fotografiche ed affini (DDL 2800 e collegati).

B) Il progetto di regolamentazione delle professioni intellettuali, con istituzione di associazioni "certificanti" per le professioni che non hanno un albo (DDL 5092 – legge "Mirone")

Allo stato attuale sono due i DDL (disegno di legge) che POTREBBERO essere approvati in tempi abbastanza brevi.

*** Uno e’ la regolamentazione dell’esercizio dell’attivita’ fotografica mediante un sistema di formazione professionale oppure esami, da sostenere presso apposite commissioni istituite presso la Camera di Commercio. Il sistema prevederebbe che l’attivita’ fotografica possa essere esercitata solo da chi abbia seguito una scuola, o sia stato assistente, o – anche come autodidatta – abbia pero’ sostenuto un esame presso una commissione alla CCIAA.
Si tratta di una serie di DDL fra loro unificati, presentati da un gruppo di parlamentari che sono stati interessati al problema dalle Confederazioni dell’artigianato.

*** Il secondo e’ la regolamentazione di tutte le libere professioni, sia che abbiano gia’ un albo professionale, sia che non l’abbiano. Per le professioni ancora sprovviste di albo, il disegno di legge prevede che le associazioni che soddisfino determinati requisiti possano essere iscritte presso i Ministeri di competenza, e divenire certificanti per i loro membri, in una sorta di "albo leggero". Questo DDL e’ stato proposto direttamente dal Governo (dal Ministro di Grazia e Giustizia) e appartiene al lungo lavoro promosso dal CNEL (Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro) al quale TAU Visual partecipa da oltre sette anni. Poiche', come associazione, preferiamo favorire i processi di semplificazione e di deregulation, questa soluzione ci pare essere preferibile rispetto all'istituzione di esami e tesserini, anche se non porterebbe ad una vera e propria regolamentazione del settore, ma solo ad un meccanismo di incremento della qualita' dei professionisti operanti in questo comparto.

Tieni conto del fatto che in entrambe i casi si tratta di PROGETTI di legge, e non ancora di leggi approvate. Tuttavia, e’ credibile che entrambe abbiano buone probabilita’ di arrivare alla fase finale in pochi mesi, per diversi motivi: per il progetto delle Confederazioni artigianali, gioca il fatto che lo stesso Presidente del Consiglio si sia espresso favorevolmente; per il progetto sulle professioni (CNEL) e’ significativo il fatto che sia opera del Governo stesso, e perche’ e’ probabile che venga adottata una procedura abbreviata, trattandosi di una riforma delle professioni che muove in direzione di un’omogeneizzazione con le normative europee.

 

COMMENTO BREVE

Il commento che segue e’ un mini-mini-riassunto, frutto delle discussioni e delle analisi compiute fino a questo punto.

Sara’ DECISAMENTE utile conoscere il tuo parere "tecnico" su entrambe i provvedimenti, perche’ nella fase degli emendamenti sara’ possibile essere determinanti su diversi aspetti.

A) Esercizio attivita’ fotografica con esami.

B) Riordino professioni – Associazioni come "albi leggeri"

I testi dei DDL sono allegati.

 


A ) DLL 2800 E COLLEGATI –
ESERCIZIO ATTIVITA’ FOTOGRAFICA CON ESAMI E TESSERINO

(Leggi tu stesso il testo allegato, e facci conoscere le tue idee)

Il testo prevede (art. 3) che l’attivita’ possa essere svolta sia da imprese che da lavoratori autonomi (liberi professionisti); questa estensione e’ stata aggiunta dopo il riconoscimento, su pressione di TAU Visual, della natura anche libero-professionale di alcune configurazioni di fotografi. Tuttavia anche i liberi professionisti dovrebbero iscriversi ad un nuovo, apposito elenco tenuto presso le Camere di Commercio, che avrebbero comunque il potere di controllare la sussistenza delle caratteristiche della libera professione.

Per esercitare (art. 2) l’attivita’ occorrerebbe comunque avere UNO dei seguenti requisiti, IN ALTERNATIVA uno all’altro (cioe’, e’ sufficiente uno di questi):

* Attestato di un corso regionale di formazione di base, della durata di un triennio oppure di un biennio se successivo ad un diploma non specialistico; oppure:

* Attestato di qualifica tecnica in linea con le norme di formazione professionale (ad esempio, a cura dell’artigianato) seguito da un periodo di un anno di tirocinio presso un’azienda del settore; oppure:

* Diploma di maturita’ tecnica; oppure:

* Scuola dell’obbligo seguita da praticantato di tre anni, oppure di due se svolto in qualita’ di assistente assunto; oppure:

* Per le attivita’ fotografica, anche nessuna formazione specifica, ma il semplice superamento di un esame presso le CCIAA. I fotografi abilitati, riceverebbero dalle CCIAA un tesserino che certifichi questa abilitazione.

I fotografi gia’ attivi almeno da sei mesi al momento dell’approvazione della legge rientrerebbero automaticamente fra gli abilitati, per effetto della norma transitoria (art.6), con l’obbligo anche per i liberi professionisti di iscriversi all’istituendo apposito elenco CCIAA.

 

I Pro ed i Contro a nostro attuale parere (attendiamo le tue idee):

***Considerazioni a favore:

* Si tratta di una regolamentazione univoca, che darebbe norme precise ad un settore attualmente non irregimentato.

* Si tratta di una serie di procedure già sperimentate (controllo per tramite della CCIAA), la cui attuazione non dovrebbe riservare particolari sorprese, perche’ percorre modelli gia’ conosciuti.

* Molti fotografi apprezzano l’ipotesi del rilascio di un tesserino attestante la loro posizione professionale, dato che testimonierebbe il fatto che si e’ fotografi professionisti.

* Esistono diverse modalita’ di accesso, compresa la possibilita’ di autoformazione, il che rende la griglia di accesso estesa sia ala formazione scolastica che attraverso altri percorsi.

 

*** Considerazioni contrarie:

* Si tratta di una serie di norme che complicherebbero, e di parecchio, procedure attualmente piu’ semplici, in direzione opposta all’attuale tendenza alla deregulation. I costi e le pratiche inerenti ad esami e tesserini sarebbero a carico dei fotografi.

* Il controllo della professione e delle modalita’ di accesso nella attuale stesura (art. 2, comma 4) prevede pareri solo delle associazioni artigianali ed industriali, mentre – trattandosi di norme di settore – dovrebbe prevedere il parere delle associazioni piu’ rappresentative del settore, estendendo la funzione consultiva non solo alle associazioni degli artigiani e degli industriali, ma anche ad associazioni (come Afip, Gadef, TAU Visual, Fotografia e Informazione, Airf, eccetera) che rappresentano i fotografi indipendentemente dalla loro forma di costituzione giuridica.

* Poiche’ le norme attuative sarebbero stese dalle singole Regioni, si avrebbe una probabile disparita’ delle modalita’ di accesso da regione a regione, con regole "a macchie di leopardo", diverse da zona a zona.

* L’accesso alla professione "controllato" da commissioni composte da fotografi del luogo e’ un meccanismo che si presta alle "baronie" locali.

 


B) DDL 5092 "MIRONE"

RIORDINO PROFESSIONI E ASSOCIAZIONI COME "ALBI LEGGERI"

(Leggi tu stesso il testo allegato, e facci conoscere le tue idee)

 

Il DDL 5092 e’ il progetto della legge quadro che dovra’ revisionare il meccanismo dell’accesso e dell’esercizio di TUTTE le professioni intellettuali, e contemporaneamente revisionare il meccanismo della rappresentanza attraverso gli albi professionali e le associazioni.

In sostanza, si tratta di una legge "guida" alle professioni nel loro complesso (medici, avvocati, giornalisti, ma anche pubblicitari, comunicatori d’impresa, fotografi creativi, eccetera), e non in specifico per il settore fotografico.

La legge quadro porterebbe a definire meglio i compiti degli Albi professionali e le garanzie che devono essere date in relazione alle professioni che comportano precise responsabilita’ nei confronti della societa’: e’ evidente che un medico, un ingegnere civile o un avvocato devono essere "controllati" in maniera da evitare che – con la loro eventuale imperizia – provochino dei danni ai clienti ed in definitiva alla societa’.

Per le molte professioni, tuttavia, che non comportano questo tipo di rischi, verrebbe istituito un meccanismo di certificazione basato sulle associazioni, che fungerebbero da "albi leggeri", sulla scorta di un modello sperimentato da altri Paesi.

In sostanza, quelle associazioni che rispettassero determinati requisiti e che richiedessero ai loro soci di rispettare a loro volta degli standard di qualita’ diverrebbero a loro volta associazioni "certificanti", che darebbero alla clientela delle garanzie di fondo sui loro partecipanti.

L’articolo 2, comma 1, punto b), prevederebbe espressamente l’esistenza di associazioni che, pur senza avere l’esclusiva gestione della professione, sarebbero da punto di riferimento e da pungolo al controllo della qualita’.

Queste associazioni verrebbero monitorate e controllate dallo Stato, per tramite del Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro (CNEL) art. 2, comma 1, lettere c) e d)

In realta’, questo DDL e’ pienamente compatibile con l’eventuale approvazione dell’altro (accesso alla professione tramite esami), perche’ questa normativa si occuperebbe esclusivamente di garantire un maggior livello di controllo della qualita’ e della deontologia anche delle professioni non protette (cioe’ senza albo), come la fotografia.

NON si tratta di una norma "in alternativa" all’altra, quanto piuttosto di una possibile integrazione.

 

I Pro ed i Contro a nostro attuale parere (attendiamo le tue idee):

***Considerazioni a favore:

* Si tratta di un meccanismo che non istituirebbe alcuna complicazione di procedura.

* Le associazioni sarebbero chiamate a trasferire sui loro soci l’obbligo all’osservanza di norme di deontologia professionale, e di controllo della qualita’, spingendo i singoli professionisti a migliorare e a mantenersi aggiornati, anziche’ adagiarsi su uno statico "ingresso" alla professione all’inizio dell’attivita’.

* Non esisterebbe alcun monopolio nel controllo dell’accesso alla professione, ma sarebbe il mercato a determinare la possibilita’ di presenza di un operatore, ferma restando la sua riconoscibilita’ verso l’esterno anche mediante l’appartenenza ad un’associazione .

* Verrebbero attuate norme in direzione di un’omogeneizzazione con le tendenze degli altri Paesi europei ad una maggior deregulation unitamente al controllo della qualita’.

*** Considerazione contrarie:

* La legge non istituirebbe un controllo all’accesso alla professione, lasciando di fatto aperta la possibilita’ per tutti di esercitare, con il mercato come unico strumento di selezione.

* La legge non e’ specifica per il settore fotografico, ma e’ rivolta a tutte le professioni.

* L’attivita’ fotografica e’ svolta in moltissimi casi come attivita’ di impresa e non come esercizio di professione. La legge avrebbe un suo valore solo per quelle attivita’ per le quali almeno una parte del lavoro ha natura di prestazione intellettuale.

* La legge percorre una strada (le libere associazioni certificate) non sperimentata nel nostro Paese, e che quindi rappresenta un’incognita.

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