REGOLAMENTAZIONE E CERTIFICAZIONE

Cliccando qui vai alla pagina del Governo sulla riforma. Scarica il file in pdf e LEGGI l'ARTICOLO 8, che e' quello che ci riguarda!

 

Albo professionale od Ordine dei Fotografi Professionisti: perche' ancora non e' stato costituito?
Perche' lo Stato non ascolta questa istanza?
Cosa e' la Norma UNI 11476 sulla professione fotografica di cui si parla?


Sono argomenti attorno a cui stanno succedendo molte cose. Scegli il livello di conoscenza e consapevolezza che vuoi.

Intuire in 60 secondi di cosa si parla

Capire meglio, in 5 minuti, di cosa si parla, in modo ragionato

Comprendere come stanno le cose, approfondendo in modo documentato

Se invece di leggere preferisci una serie di brevissime chiacchierate VIDEO da youtube sull'argomento, trovi:
    a) L'INTRODUZIONE al tema (in 0':56") 
    b) Argomenti di chi e' FAVOREVOLE alla regolamentazione della professione (in 2':55")
    c) Argomenti di chi e' CONTRARIO alla regolamentazione della professione (in 3':17")

 


 

Intuire in 60 secondi di cosa si parla

Niente demagogia, diciamo le cose come stanno. 
Il motivo per cui non esiste ancora, ne' mai potra' esistere, l'albo dei fotografi professionisti (e quello di molte altre professioni non ordinistiche) e' questo:
per decisione ed orientamento della Comunita' Europea, non vanno piu' costituiti Albi Professionali, se essi non sono indispendabili per difendere gli interessi della collettivita', cioe' delle persone comuni (e non dei professionisti della categoria rappresentata). 
Quindi, niente Albo dei Fotografi nel senso "classico" del termine, ne' ora ne mai.
Se vuoi capire meglio su cosa fondi questa posizione Comunitaria, leggi le porzioni piu' dettagliate di questa documentazione.

Va rilevato che l'istituzione di un Albo (o di altro elemento in grado di descrivere la professione) rappresenta una necessita' fortemente sentita da una porzione di colleghi, e altrettanto fortemente indesiderata da un'altra frangia professionale.

E' tecnicamente impossibile che venga istituito un Albo o una qualsiasi forma restrittiva dell'accesso alla professione, per l'orientamento comunitario a cui gia' si faceva riferimento.
Tuttavia, e' stata elaborata (e pubblicata il 7 febbraio 2013) la Norma UNI 11476 - Figure professionali operanti nel campo della fotografia e comunicazione visiva correlata) la cui istituzione apre la strada ad una normazione che - pur senza escludere chi non desideri aderire - dia indicazioni precise sulla professione, sulle competenze, abilita' e conoscenze necessarie, e sui comportamenti attesi dal professionista
Puoi vedere maggiori indicazioni a questa pagina: www.fotografi.org/uni

E' stata inoltre approvata e pubblicata in gazzetta Ufficiale del 26/1/13 la legge n.4 del 14 gennaio 2013 , che descrive nel dettaglio le possibili attivita' delle associazioni fotografiche inerenti le professioni "non ordinistiche" (cioe' senza Albo professionale), facendo espresso riferimento all'uso della Norma UNI come traccia per l'eventuale certificazione dell'operatore. La legge prevede - ed e' cosa distinta dalla certificazione UNI - che le associazioni professionali possano (e non debbano) rilasciare un'attestazione descrittiva di diversi elementi a garanzia dell'utenza.

Riassumendo, le cose stanno cosi' - nel caso di professioni senza Ordine:
1) Chi si ritiene non interessato, potrà semplicemente ignorare il tutto. Non esiste alcun obbligo (va solo riportato nelle fatture e nella corrispondenza: "professionista operante in attivita' non soggetta a registrazione ad ordini o collegi, ai sensi della legge 4/2013")
2) Altri, potranno aderire "spontaneamente" alla Norma, senza farsi certificare. In questo caso, non si potrà sostenere, ovviamente, di essere certificati a norma.
3) Se sei socio di un'Associazione professionale, la tua Associazione (noi lo faremo per i nostri Soci) potra' fare per te un'attestazione specifica, che NON coincide con la certificazione a norma UNI, ma che contiene diverse indicazioni a garanzia dell'utente (e il riferimento al fatto che - eventualmente - esista una tiua certificazione Uni)
4)
Chi desiderera' avere una certificazione ufficiale della sua attività "a Norma", lo potrà fare (a pagamento) rivolgendosi agli Enti Certificatori accreditati a loro volta da Accredia.

Argomentazioni a favore

Stante l'impossibilita' oggettiva di istituzione di Albi ed Ordini che producano effetti di restrizione del mercato, si tratta di una strada concreta per ottenere una sorta di distinzione fra attivita' volontariamente adeguate alla Norma o meno, ferma restando la non obbligatorieta' di adesione alla Norma (chi non vi aderisse non verrebbe escluso dalla possibilita' di esercitare la professione). 
La Norma funge da traccia ad un sistema di certificazione di qualita' personale del professionista, e cioe' non solo indicazioni sulle caratteristiche del professionista - ma anche la possibilita' di "certificazione" di tale condizione. 
Il curriculum del Socio si arricchirebbe cosi' di un elemento distintivo
Si tratta di una strada molto piu' aperta, trasparente, snella e democratica dell'imposizione di una Legge, che ingesserebbe il mercato (creando complicazioni e ulteriore burocrazia per chi la rispetta, favorendo di fatto chi la elude), anziche' aiuto agli operatori.
Poiche' non esiste la possibilita' dell'istituzione di un Albo professionale, almeno si ha un percorso di certificazione pubblica, e questo risultato vale qualche sforzo economico e di tempo.

Argomentazioni contrarie

La nostra e' una professione creativa, non di produzione di materiali: la descrizione della creativita' in una Norma e' una sorta di contraddizione in termini, ed un "bollino" di certificazione sarebbe inutile, perche' la clientela continuerebbe a scegliere sulla base della qualita' e la creativita' offerta, e non dei "distintivi certificativi". 
Non sarebbe un sistema qualificante per la categoria: al contrario, probabilmente vi aderirebbero principalmente i fotografi scarsamente "riconosciuti" dal mercato, e che sperano in un patentino che li renda piu' credibili. 
I professionisti migliori, gia' gratificati dal loro successo professionale, non hanno bisogno di un sistema che li gratifichi di una qualifica formale.
L'aggiungere regole e burocratizzazione non agevola - ma appesantisce - il lavoro onesto mentre, per effetto opposto, agevola ulteriormente chi le regole non le rispetta. Solo costi maggiori e complicazioni, con un vantaggio certo unicamente per gli enti che, attorno a questo "carrozzone", venderanno formazione e certificazione. 

Se sei fotografo professionista, e vuoi chiedere l'ammissione all'Associazione, clicca qui.


 

Capire meglio - in 5 minuti - di cosa si parla

(Questo testo riprende quello piu' semplice riportato sopra, ESPANDENDO I CONCETTI con maggiori dettagli e riferimenti).

Volendo fare della demagogia (indicazioni che attirino la benevolenza dei piu') si potrebbe "tuonare" sulla necessita' di istituzione di un Albo Professionale, su come quindi la professione fotografica abbia bisogno di riacquistare dignita', promettendo un intervento dell'Associazione che porti presto ad ottenere questo fatidico Albo.
In realta' una promessa di questo genere sarebbe ingannevole, perche' l'albo dei fotografi professionisti (e quello di molte altre professioni non ordinistiche) non potra' essere varato - in senso classico - ne' ora, ne' mai.
Per decisione e preciso orientamento della Comunita' Europea, non vanno piu' costituiti Albi Professionali, se essi non sono indispendabili per difendere gli interessi della collettivita', cioe' delle persone comuni (e non dei professionisti della categoria rappresentata). 
Un esempio concreto della volonta' legislativa OPPOSTA alla creazione di Albi e' quella che trovi nel DL 24 gennaio 2012, n. 1 - Disposizioni urgenti per la concorrenza, lo sviluppo delle infrastrutture e la competitivita'. (12G0009) (pubblicato su Gazzetta Ufficiale n.19 del 24-1-2012 - Suppl. Ordinario n. 18 - (clicca qui) 

Va rilevato che l'istituzione di un Albo (o di altro elemento in grado di descrivere la professione) rappresenta una necessita' fortemente sentita da una porzione di colleghi, e altrettanto fortemente indesiderata da un'altra frangia professionale.

E' tecnicamente impossibile che venga istituito un Albo o una qualsiasi forma restrittiva dell'accesso alla professione, per l'orientamento comunitario a cui gia' si faceva riferimento.
Tuttavia, e' stata elaborata (pubblicazione 7 febbraio 2013) la Norma UNI 11476 - Figure professionali operanti nel campo della fotografia e comunicazione visiva correlata) la cui istituzione apre la strada ad una normazione che - pur senza escludere chi non desideri aderire - dia indicazioni precise sulla professione, sulle competenze, abilita' e conoscenze necessarie, e sui comportamenti attesi dal professionista
Puoi vedere maggiori indicazioni a questa pagina: www.fotografi.org/uni
La "normazione" avviene a tre livelli: UNI (sono le norme nazionali); EN (le norme europee); ISO (le norme internazionali).

E' stata inoltre approvata e pubblicata in gazzetta Ufficiale del 26/1/13 la legge n.4 del 14 gennaio 2013 , che descrive nel dettaglio le possibili attivita' delle associazioni fotografiche inerenti le professioni "non ordinistiche" (cioe' senza Albo professionale), facendo espresso riferimento all'uso della Norma UNI come traccia per l'eventuale certificazione dell'operatore. La legge prevede - ed e' cosa distinta dalla certificazione UNI - che le associazioni professionali possano (e non debbano) rilasciare un'attestazione descrittiva di diversi elementi a garanzia dell'utenza.

Riassumendo, le cose stanno cosi' - nel caso di professioni senza Ordine:
1) Chi si ritiene non interessato, potrà semplicemente ignorare il tutto. Non esiste alcun obbligo (va solo riportato nelle fatture e nella corrispondenza: "professionista operante in attivita' non soggetta a registrazione ad ordini o collegi, ai sensi della legge 4/2013")
2) Altri, potranno aderire "spontaneamente" alla Norma, senza farsi certificare. In questo caso, non si potrà sostenere, ovviamente, di essere certificati a norma.
3) Se sei socio di un'Associazione professionale, la tua Associazione (noi lo faremo per i nostri Soci) potra' fare per te un'attestazione specifica, che NON coincide con la certificazione a norma UNI, ma che contiene diverse indicazioni a garanzia dell'utente (e il riferimento al fatto che - eventualmente - esista una tiua certificazione Uni)
4)
Chi desiderera' avere una certificazione ufficiale della sua attività "a Norma", lo potrà fare (a pagamento) rivolgendosi agli Enti Certificatori accreditati a loro volta da Accredia.

Ti suggeriamo di leggere una trattazione aggiuntiva, che spiega i criteri di massima su cui si basa tutto il meccanismo.
La trovi qui: www.fotografi.org/regolamentazione/capire_meglio.htm 
Se poi desideri ricevere anche una descrizione analitica dei contenuti della Norma, puoi scrivere un'email alla casella associazione(chiocciola)fotografi.org, indicando come oggetto: "mandatemi documentazione sulla Norma UNI" e ti verra' inviata la documentazione piu' appofondita sull'argomento, e cioè la descrizione e la spiegazione della norma stessa.
Attenzione, pero': il testo ufficiale della Norma non puo' essere diffuso se non ad opera dell'UNI, che detiene l'esclusiva sul testo di Norma. Il documento ufficiale, quindi puo' essere reperito (a pagamento) dal sito dell'Uni a questo link

Argomentazioni a favore

Stante l'impossibilita' oggettiva di istituzione di Albi ed Ordini che producano effetti di restrizione del mercato, si tratta di una strada concreta per ottenere una sorta di distinzione fra attivita' volontariamente adeguate alla Norma o meno, ferma restando la non obbligatorieta' di adesione alla Norma (chi non vi aderisse non verrebbe escluso dalla possibilita' di esercitare la professione). 
La Norma funge da traccia ad un sistema di certificazione di qualita' personale del professionista, e cioe' non solo indicazioni sulle caratteristiche del professionista - ma anche la possibilita' di "certificazione" di tale condizione. 
Il curriculum del Socio si arricchirebbe cosi' di un elemento distintivo
Si tratta di una strada molto piu' aperta, trasparente, snella e democratica dell'imposizione di una Legge, che ingesserebbe il mercato (creando complicazioni e ulteriore burocrazia per chi la rispetta, favorendo di fatto chi la elude), anziche' aiuto agli operatori.
Poiche' non esiste la possibilita' dell'istituzione di un Albo professionale, almeno si ha un percorso di certificazione pubblica, e questo risultato vale qualche sforzo economico e di tempo.

Argomentazioni contrarie

La nostra e' una professione creativa, non di produzione di materiali: la descrizione della creativita' in una Norma e' una sorta di contraddizione in termini, ed un "bollino" di certificazione sarebbe inutile, perche' la clientela continuerebbe a scegliere sulla base della qualita' e la creativita' offerta, e non dei "distintivi certificativi". 
Non sarebbe un sistema qualificante per la categoria: al contrario, probabilmente vi aderirebbero principalmente i fotografi scarsamente "riconosciuti" dal mercato, e che sperano in un patentino che li renda piu' credibili. 
I professionisti migliori, gia' gratificati dal loro successo professionale, non hanno bisogno di un sistema che li gratifichi di una qualifica formale.
L'aggiungere regole e burocratizzazione non agevola - ma appesantisce - il lavoro onesto mentre, per effetto opposto, agevola ulteriormente chi le regole non le rispetta. Solo costi maggiori e complicazioni, con un vantaggio certo unicamente per gli enti che, attorno a questo "carrozzone", venderanno formazione e certificazione. 

Se sei fotografo professionista, e vuoi chiedere l'ammissione all'Associazione, clicca qui.

 


 

Comprendere come stanno le cose, approfondendo con i riferimenti di legge (e, volendo, con una relazione audio in mp3 di 27 minuti circa)

(Questo testo riprende quello riportato sopra, ma viene ampliato con rimandi a documentazione esterna).

Volendo fare della demagogia (indicazioni che attirino la benevolenza dei piu') si potrebbe "tuonare" sulla necessita' di istituzione di un Albo Professionale, su come quindi la professione fotografica abbia bisogno di riacquistare dignita', promettendo un intervento dell'Associazione che porti presto ad ottenere questo fatidico Albo.
In realta' una promessa di questo genere sarebbe ingannevole, perche' l'albo dei fotografi professionisti (e quello di molte altre professioni non ordinistiche) non potra' essere varato - in senso classico - ne' ora, ne' mai.
Per decisione e preciso orientamento della Comunita' Europea, non vanno piu' costituiti Albi Professionali, se essi non sono indispendabili per difendere gli interessi della collettivita', cioe' delle persone comuni (e non dei professionisti della categoria rappresentata). 
Un esempio concreto della volonta' legislativa OPPOSTA alla creazione di Albi e' quella che trovi nel DL 24 gennaio 2012, n. 1 - Disposizioni urgenti per la concorrenza, lo sviluppo delle infrastrutture e la competitivita'. (12G0009) (pubblicato su Gazzetta Ufficiale n.19 del 24-1-2012 - Suppl. Ordinario n. 18 - (clicca qui) 
Una recente Risoluzione del Parlamento Europeo e' quella del 15 novembre 2011, che trovi cliccando qui
Una trattazione piuttosto completa dell'argomento e' riportata qui: clicca qua

Va rilevato che l'istituzione di un Albo (o di altro elemento in grado di descrivere la professione) rappresenta una necessita' fortemente sentita da una porzione di colleghi, e altrettanto fortemente indesiderata da un'altra frangia professionale.

Tuttavia, e' stata elaborata (pubblicazione 7 febbraio 2013) la Norma UNI 11476 - Figure professionali operanti nel campo della fotografia e comunicazione visiva correlata) la cui istituzione apre la strada ad una normazione che - pur senza escludere chi non desideri aderire - dia indicazioni precise sulla professione, sulle competenze, abilita' e conoscenze necessarie, e sui comportamenti attesi dal professionista
Puoi vedere maggiori indicazioni a questa pagina: www.fotografi.org/uni
La "normazione" avviene a tre livelli: UNI (sono le norme nazionali); EN (le norme europee); ISO (le norme internazionali).

E' stata inoltre approvata e pubblicata in gazzetta Ufficiale del 26/1/13 la legge n.4 del 14 gennaio 2013 , che descrive nel dettaglio le possibili attivita' delle associazioni fotografiche inerenti le professioni "non ordinistiche" (cioe' senza Albo professionale), facendo espresso riferimento all'uso della Norma UNI come traccia per l'eventuale certificazione dell'operatore. La legge prevede - ed e' cosa distinta dalla certificazione UNI - che le associazioni professionali possano (e non debbano) rilasciare un'attestazione descrittiva di diversi elementi a garanzia dell'utenza.

Riassumendo, le cose stanno cosi' - nel caso di professioni senza Ordine:
1) Chi si ritiene non interessato, potrà semplicemente ignorare il tutto. Non esiste alcun obbligo (va solo riportato nelle fatture e nella corrispondenza: "professionista operante in attivita' non soggetta a registrazione ad ordini o collegi, ai sensi della legge 4/2013")
2) Altri, potranno aderire "spontaneamente" alla Norma, senza farsi certificare. In questo caso, non si potrà sostenere, ovviamente, di essere certificati a norma.
3) Se sei socio di un'Associazione professionale, la tua Associazione (noi lo faremo per i nostri Soci) potra' fare per te un'attestazione specifica, che NON coincide con la certificazione a norma UNI, ma che contiene diverse indicazioni a garanzia dell'utente (e il riferimento al fatto che - eventualmente - esista una tiua certificazione Uni)
4)
Chi desiderera' avere una certificazione ufficiale della sua attività "a Norma", lo potrà fare (a pagamento) rivolgendosi agli Enti Certificatori accreditati a loro volta da Accredia.

Ti suggeriamo di leggere una trattazione aggiuntiva, che spiega i criteri di massima su cui si basa tutto il meccanismo.
La trovi qui: www.fotografi.org/regolamentazione/capire_meglio.htm 
Se poi desideri ricevere anche una descrizione analitica dei contenuti della Norma, puoi scrivere un'email alla casella associazione(chiocciola)fotografi.org, indicando come oggetto: "mandatemi documentazione sulla Norma UNI" e ti verra' inviata la documentazione piu' appofondita sull'argomento, e cioè la descrizione e la spiegazione della norma stessa.
Attenzione, pero': il testo ufficiale della Norma non puo' essere diffuso se non ad opera dell'UNI, che detiene l'esclusiva sul testo di Norma. Il documento ufficiale, quindi puo' essere reperito (a pagamento) dal sito dell'Uni a questo link

Argomentazioni a favore

Stante l'impossibilita' oggettiva di istituzione di Albi ed Ordini che producano effetti di restrizione del mercato, si tratta di una strada concreta per ottenere una sorta di distinzione fra attivita' volontariamente adeguate alla Norma o meno, ferma restando la non obbligatorieta' di adesione alla Norma (chi non vi aderisse non verrebbe escluso dalla possibilita' di esercitare la professione). 
La Norma funge da traccia ad un sistema di certificazione di qualita' personale del professionista, e cioe' non solo indicazioni sulle caratteristiche del professionista - ma anche la possibilita' di "certificazione" di tale condizione. 
Il curriculum del Socio si arricchirebbe cosi' di un elemento distintivo
Si tratta di una strada molto piu' aperta, trasparente, snella e democratica dell'imposizione di una Legge, che ingesserebbe il mercato (creando complicazioni e ulteriore burocrazia per chi la rispetta, favorendo di fatto chi la elude), anziche' aiuto agli operatori.
Poiche' non esiste la possibilita' dell'istituzione di un Albo professionale, almeno si ha un percorso di certificazione pubblica, e questo risultato vale qualche sforzo economico e di tempo.

Argomentazioni contrarie

La nostra e' una professione creativa, non di produzione di materiali: la descrizione della creativita' in una Norma e' una sorta di contraddizione in termini, ed un "bollino" di certificazione sarebbe inutile, perche' la clientela continuerebbe a scegliere sulla base della qualita' e la creativita' offerta, e non dei "distintivi certificativi". 
Non sarebbe un sistema qualificante per la categoria: al contrario, probabilmente vi aderirebbero principalmente i fotografi scarsamente "riconosciuti" dal mercato, e che sperano in un patentino che li renda piu' credibili. 
I professionisti migliori, gia' gratificati dal loro successo professionale, non hanno bisogno di un sistema che li gratifichi di una qualifica formale.
L'aggiungere regole e burocratizzazione non agevola - ma appesantisce - il lavoro onesto mentre, per effetto opposto, agevola ulteriormente chi le regole non le rispetta. Solo costi maggiori e complicazioni, con un vantaggio certo unicamente per gli enti che, attorno a questo "carrozzone", venderanno formazione e certificazione. 

 

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