STUDI DI SETTORE
IN FOTOGRAFIA PROFESSIONALE

LE INFORMAZIONI SUGLI STUDI DI SETTORE SONO ORA PUBBLICATE 
NELL'APPOSITA SEZIONE:
www.fotografi.org/studi_settore
A CUI SARAI REINDIRIZZATO FRA POCHI SECONDI 

Come sai, conosciamo molto da vicino l'intricata macchina degli studi di Settore perche' (per decreto del Ministro delle Finanze del 5.2.1999) TAU Visual e' stata nominata come facente parte della ristretta Commissione di esperti per la validazione degli studi di settore, per il settore fotografico. Vedi nomina al sito Agenzia delle Entrate.
Nella prima parte della pagina semplifichiamo di molto la materia, giusto per dare un'idea complessiva, e verso il fondo riportiamo le nozioni piu' dettagliate, lasciando che sia il tuo fiscalista a complicarsi la vita su quello che - perbacco - in fin dei conti e' il suo lavoro e non il tuo.

COSA C'E' DI NUOVO:
Nella giornata del 17 aprile 2007 abbiamo partecipato alla riunione della Commissione Esperti (Commissione di Validazione) per la presentazione delle novita' di Gerico 2007. 
Ai Soci viene mandato un dettagliato report.
Tali novita' sono riferite a TUTTE le attivita' assoggettate a studio di Settore. 
Contemporaneamente, lo studio specifico per le attivita' fotografiche sta per essere sottoposto a revisione; quello che era lo studio SG74U, poi diventato TG74U, viene ora ulteriormente revisionato e diventa: UG74U.
Lo studio verra' discusso nelle prossime settimane. Per ora, in anteprima, segnaliamo la nuova analisi e divisione in cluster (clicca qui per il pdf della nuova suddivisione dei cluster)

FACCIAMOLA SEMPLICE
Compilando il modello per lo studio di settore, fornisci all'Agenzia delle Entrate prevalentemente dei dati statistici su come conduci l'attivita', e quindi degli elementi per confrontare la tua dichiarazione vera e propria con quella di molti altri colleghi. In pratica, un grande rilevamente statistico, utilizzato per "confrontarti" con gli altri colleghi simili a te.
Evita di impazzire quindi sull'assoluta corrispondenza percentuale dei singoli elementi specifici dei quadri "D" ed "E": sii assolutamente onesto, ma tieni conto che, ad esempio, le domande "quanti fogli di carta fino al 13x18cm", oppure: quanta parte del fatturato va nel "Trasferimento di immagini da pellicola a supporto magnetico/CD e viceversa", o ancora "Quante foto hai pubblicato su copertine di riviste nazionali o estere" NON sono domande "fiscali", ma statistiche: servono cioe' per "capire" a che genere di fotografo sei accomunabile.
Tieni inoltre conto che gli elementi contabili e strutturali (per capirci, quadro "F" e quadro "A" dello studio) giocano moltissimo, e devono corrispondere a quelli della dichiarazione.

UNA CASELLA IMPORTANTISSIMA
Un elemento che fa cambiare RADICALMENTE i parametri con cui vengono considerati i tuoi dati e' il fatto che la tua posizione sia di impresa (iscritto alla CCIAA, per capirci, e nella maggioranza dei casi all'artigianato), oppure che tu eserciti da libero professionista (con iscrizione alla sola partita IVA e con emissione di parcelle assoggettate a IVA e ritenuta d'acconto).
Lo studio di settore usa dati molto diversi per le due situazioni. Ovviamente, non si tratta di una scelta che eserciti adesso, a piacimento; e' tuttavia importante che quel dato, apparentemente marginale, sia indicato con correttezza, e corrisponda alla realta' dei fatti. Non solo. E' importante che tale dato venga anche correttamente riportato inserendolo come opzione nella versione digitale dello studio di settore, ad opera del tuo fiscalista (o della sua segretaria, o del ragazzino stordito che hanno messo a caricare i dati della tua dichiarazione dopo che ha dormito tre ore di ritorno dalla disco...).
Ti raccomandiamo quindi di prestare e di FAR prestare la MASSIMA attenzione ad una casellina apparentemente insignificante che trovi nel frontespizio, dove annono semplicemente i dati anagrafici; prima ancora del quadro A, alla voce "altri dati", ti viene chiesto di indicare l'anno di inizio dell'attivita' e poi - ed ecco il punto - la Tipologia di reddito (1= impresa; 2 = lavoro autonomo). Tieni conto che segnando 1 (impresa, iscritto CCIAA e Artigianato o Commercio) verranno applicati alcuni paramentri, mentre se sei libero professionista devi indicare "2" (e lo studio "girera'" confrontandoti con gli altri liberi professionisti.
Se non hai le idee chiare su questa distinzione, tira le orecchie al tuo fiscalista, che avrebbe dovuto rendertene edotto fin dall'inizio, e nel frattempo dai una scorsa a:
http://www.fotografi.org/fisco_e_fotografia.htm
e nello specifico a:
http://www.fotografi.org/risoluzione_129E.htm

SE TI VUOI DIVERTIRE A FARE LE SIMULAZIONI PER SAPERE SE SEI CONGRUO
Non occorre che tu attenda "l'oracolo" del tuo fiscalista: il software con cui valutare preventivamente se la tua dischiarazione e' congrua o meno (e per capire quali elementi potrebbero essere indicati in maniera piu' precisa affinche' la dichiarazione sia corretta) lo trovi direttamente al link:

http://www.agenziaentrate.it (il link e' temporaneo e diretto alla nuova versione del software)
Li scarichi il software gratuito Ge.Ri.Co. (Gestione Ricavi e Compensi) NELLA NUOVA VERSIONE 2007, di cui i soci ricevono commento dopo la discussione del 17 aprile 2007.
Tieni conto che il computer usato deve avere installata la Java Vistual Machine, un software plug-in gratuito che spesso Microsoft non include e che invece occorre per alcune applicazioni, come Gerico.
Java nelle versione corretta si trova anche a (attenzione, il link e' lungo, se lo vedi spezzato ricostruiscilo:

PER WINDOWS
ftp://ftpmdf.finanze.it/pub/mod2005/j2re-1_3_1_13-windows-i586-i.exe

PER MAC
ftp://ftpmdf.finanze.it/pub/settore/software/Java1.3.1Update1.dmg.bin

SE NON SEI CONGRUO, AL TUO FISCALISTA FA' LEGGERE L'AUTOPSIA...
Infine, se risulti non congruo, leggi o fai leggere al tuo fiscalista la parte che segue: te la avevamo gia' segnalata, e rappresenta la "autopsia" del sistema visto da dentro, in maniera da capire quali possano essere gli elementi che giocano a farti diventare - o meno - congruo.

NEL DETTAGLIO CON IL MICROSCOPIO: SOLO SE NE HAI BISOGNO
(ATTENZIONE: QUESTI ELEMENTI VERRANNO AGGIORNATI DURANTE LA FINE DEL MESE DI APRILE 2007 DOPO LE DISCUSSIONI IN COMMISSIONE PRESSO L'AGENZIA DELLE ENTRATE)

Qui di seguito indichiamo
a) Quali sono gli elementi che effettivamente vengono usati per calcolare la tua congruita'.
b) Quali sono invece quelli che vengono usati per "inquadrare" statisticamente la tua attivita'.
c) Cosa devi fare se hai attrezzatura che non usi.

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a) Quali sono gli elementi che effettivamente vengono usati per determinare se la tua dichiarazione e' congrua.

Questo concetto e' importante; lo abbiamo ribadito piu' e piu' volte nelle comunicazioni legate agli studi di settore, perche' si tratta di un elemento importantissimo da capire (ed applicare), anche se un po' complesso.
Puo' valere qualche centinaia o migliaia di euro sulle tasse da pagare, per cui spendi una decina di minuti per cogliere come funziona il meccanismo.
La premessa indispensabile e' questa: lo Studio di Settore e' una rilevazione statistica di dati, raccolti da tutti i fotografi e laboratori; questi dati vengono elaborati statisticamente, generando alcuni "gruppi" (i cluster) di fotografi che si assomigliano, per similitudine di dati dichiarati.
Come ti abbiamo segnalato in anteprima, quest'anno i cluster saranno quelli indicati qui

Tutti i dati del questionario, dunque, vengono usati per costruire questa banca dati e per generare la statistica. Poi, la tua dichiarazione dei redditi viene valutata comparandola a quella degli altri fotografi a cui maggiormente "assomigli" secondo il modello statistico. In pratica, si valuta se la tua dichiarazione si discosta poco o tanto da quella degli altri fotografi del tuo "cluster". In realta', vieni paragonato ad una media ponderata di altri dati, anche a cavallo con due o piu' cluster.
In sostanza, comunque, per essere considerato "congruo" devi avvicinarti alla media degli studi fotografici che hanno dichiarato dati simili ai tuoi.
Ora, una parte dei dati dichiarati viene usata SOLO per costruire il modello statistico, una parte viene usata per accomunare la tua dichiarazione a quella degli altri (cioe', per confrontarti con gli altri operatori e trovare una tua "collocazione" nel panorama dei fotografi), ed - infine - solo una minima parte di elementi, principalmente contabili, viene effettivamente utilizzata per effettuare il conteggio di congruita', cioe' per calcolare quanto si sarebbe aspettato il Fisco che tu incassassi (perche' e' simile a quello che dichiarano che gli altri colleghi con dati paragonabili).
Allora: tieni conto che i dati effettivamente utilizzati per il "conteggio" vero e proprio sono abbastanza pochi, e sono differenziati, a seconda che tu sia un libero professionista, oppure un'impresa iscritta alla camera di commercio.
Se sei un libero professionista, i dati utilizzati sono:
* Spese per prestazioni di lavoro dipendente + Spese per prestazioni di collaborazione coordinata e continuativa + Compensi corrisposti a terzi per prestazioni direttamente afferenti l'attività professionale ed artistica
* Consumi
* Altre spese
* Radice quadrata del Valore dei beni strumentali (corretta verso il basso se eserciti da meno di 4 anni)
* Redazionali pubblicitari su rivista a diffusione nazionale

Se invece sei iscritto alla camera di commercio come impresa (artigiana o no), i dati utilizzati sono:
* Costo del venduto (Esistenze iniziali relative a merci, prodotti finiti, materie prime e sussidiarie, semilavorati e ai servizi non di durata ultrannuale - Rimanenze finali relative a merci, prodotti finiti, materie prime e sussidiarie, semilavorati e ai servizi non di durata ultrannuale + Costi per l'acquisto di materie prime, sussidiarie, semilavorati e merci) + Costo per la produzione dei servizi
* Numero soci e associati in partecipazione con occupazione prevalente e non (% di lavoro prestato/100)
* Numero collaboratori dell'impresa familiare e coniuge dell'azienda coniugale e familiari diversi da quelli di cui al rigo precedente (% di lavoro prestato/100)
* Spese per lavoro dipendente e per altre prestazioni diverse da lavoro dipendente afferenti l'attività dell'impresa
* Spese per acquisti di servizi
* Radice quadrata del Valore dei beni strumentali
* Totale mq della Superficie destinata a sala posa
* Totale mq della Superficie destinata a laboratori
* (Costo del venduto + Costo per la produzione dei servizi) relativo ai Servizi di vendita di materiale fotografico di consumo e di apparecchiature fotografiche ed altro
* (Costo del venduto + Costo per la produzione dei servizi) relativo allo Sviluppo e stampa di pellicola
* Campagne pubblicitarie nazionali + Campagne pubblicitarie internazionali
* Correttivi (numerosi) legati alla zona in cui si opera, alle dimensioni del centro, al tipo di mercato in cui ci si trova collocati, eccetera.

Tutti gli altri dati NON partecipano direttamente alla "regressione", cioè al calcolo delle percentuali con cui si determina la la cifra considerata come attendibile dal fisco.
Tuttavia, gli altri dati concorrono a "descrivere" la tua attivita' per paragonarla con altre...

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b) Quali sono invece quelli che vengono usati per "inquadrare" statisticamente la tua attivita'.

Una vagonata.
Sono infatti quasi tutti i dati raccolti con il modello del questionario che va allegato alla dichiarazione dei redditi.
In pratica, sono gli elementi che, anche se non vengono direttamente utilizzati per il conteggio del reddito "aspettato", concorrono nel loro insieme a farti "paragonare" alle dichiarazioni dei redditi degli altri colleghi che hanno descritto - con questi elementi - la loro attivita' come simile alla tua.

Per non appesantire questa email gia' prolissa, trovi l'elenco di questi dati pubblicata sul sito, alla pagina:
www.fotografi.org/studi_settore_TG74U_discriminante.htm (verranno variati)

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c) Cosa devi fare se hai attrezzatura che non usi.

Devi smettere di ammortizzarla (se ancora e' in ammortamento) e NON INDICARLA PIU' nel modello dello studio di settore.
Tieni conto che il fatto di avere un alto valore di beni strumentali, se sei un'impresa incide MOLTO sull'aspettativa di reddito.
Abbiamo segnalato a piu' riprese al Fisco - e continuiamo a farlo in questa fase - che in fotografia professionale "piu' attrezzatura" NON significa "piu' redditivita'", anche in relazione agli investimenti in un certo senso obbligatori in attrezzatura digitale, che non sempre rendono in maniera proporzionale.
Tuttavia, devi cercare di "alleggerirti" del valore storico di tanta attrezzatura magari obsoleta (il vecchio folding, la vecchia biottica, i faretti inutilizzati, eccetera).
Esiste inoltre una circolare ministeriale (la n. 54/E del 2001) che esplicitamente indica la possibilita' di NON conteggiare ai fini del calcolo della congruita' quelle attrezzature che NON hai USATO durante l'ultimo anno, a patto che NON porti in deduzione quote di ammortamento per quell'anno relativamente a quella fotocamera, computer, o quel che e'.
La circolare e' di 46 pagine. Il passo che ci interessa e' al punto 12.3:

"(...) I beni strumentali inutilizzati nel corso dell'esercizio per i quali
non e' stata calcolata la relativa quota di ammortamento possono non essere
considerati ai fini della determinazione del valore dei beni strumentali
utilizzato per l'applicazione degli studi di settore."