STUDI DI SETTORE
PER I FOTOGRAFI:
COSA C'E' DI NUOVO 
IN TEMPI DI CRISI

come chiedere l'ammissione in qualita' di Socio (solo fotografi professionisti)

FIRMA ANCHE TU LA LETTERA APERTA ALL'AMMINISTRAZIONE FINANZIARIA
Il documento chiede espressamente che gli uffici finanziari locali smettano di utilizzare i risultati di eventuale scostamento statistico come mezzo per "imporre" l'adeguamento (magari proponendo uno "sconto" sull'importo dell'adeguamento), nel caso in cui il contribuente argomenti sensatamente e in maniera documentata sui motivi del suo discostamento.
FIRMA ORA ON-LINE IL DOCUMENTO!



L'Agenzia delle Entrate e la So.Se. (Societa' che gestisce lo studio di settore) hanno preso atto dello stato di crisi che colpisce la maggior parte dei comparti (ti confermiamo: non siamo assolutamente solo noi fotografi a passarcela male...), ed ha indetto a questo proposito una riunione straordinaria della Commissione Esperti, tenutasi il 6 novembre 2008 a Roma, ed a cui abbiamo partecipato.
I Soci hanno ricevuto una relazione DETTAGLIATA ed OPERATIVA su come muoversi in questo periodo.
In estrema sintesi, l'Agenzia intende mantenere in essere gli Studi, ma sottolinea - a livello di direzione - in tutti i modi che i risultati degli studi non devono e non possono essere utilizzati per "catastizzare" (cioe', ufficializzare) una situazione di debito.
Questo significa che viene sottolineato in ogni modo che nel caso in cui il risultato dello studio di settore del singolo preluda ad un adeguamento che si ritiene essere ingiusto, NON BISOGNA ADEGUARSI.

Citiamo le testuali parole pronunciate durante la riunione straordinaria del 6 novembre:
dr. Giampiero Brunello Amministratore delegato della Societa' per gli studi di settore:
"Chi non si riconosce nei risultati dello Studio non si deve adeguare; questo concetto va' scolpito nella pietra, come i dieci Comandamenti".
dr. Luigi Magistro - Direttore Aggiunto della Direzione Centrale Accertamento dell'Agenzia delle Entrate
"Read my lips: no catastizzazione; NO ca-ta-stiz-za-zio-ne; non puo' e non deve essere cosi'".

Cosa significa questo? Che lo studio di settore deve essere usato solo come strumento di equita', con cui si eviti che gli onesti paghino anche per i disonesti; ma che - dato che si tratta di uno strumento statistico - se il risultato si discosta dalla realta', il contribuente NON deve essere forzato a pagare un "pizzo" ingiusto, e - compilando l'apposito quadro di spiegazioni - NON deve adeguarsi, e gli uffici periferici dell'Amministrazione Finanziaria NON devono utilizzare l'eventuale non congruita' o non normalita' come un automatico pretesto per imporre il pagamento di una ipotetica differenza. E' senza fondamento - e difforme dalle istruzioni della Direzione Centrale - l'atteggiamento ancora usato da alcuni Funzionari, che all'atto dell'analisi della situazione del singolo, propongono uno "sconto" sull'importo dell'adeguamento per chiudere li' la faccenda.
In questo senso e' CHIARISSIMA la Circolare dell'Agenzia delle Entrate n. 5 del 23 gennaio 2008 (clicca QUI per scaricarla direttamente dal sito dell'Agenzia delle Entrate, o QUI se ci fossero problemi dal sito dell'Agenzia). Leggila con calma: indica apertamente che lo studio di settore NON PUO' essere usato per pretendere il pagamento di importi aggiuntivi, se il reddito ipotizzato dal software non esiste, e che non deve essere il contribuente a "difendersi", ma l'ufficio a provare quello che pretende.

Poiche' l'Amministrazione Centrale e' molto chiara su questo aspetto, ma in diversi uffici periferici i Funzionari continuano a muoversi alla "vecchia maniera", fraintendendo completamente lo spirito dello Studio di Settore, abbiamo predisposto una "lettera aperta" che richiede un rinnovato richiamo degli uffici periferici a non utilizzare in modo acritico gli studi. 
Se sei daccordo, "firma" idealmente anche tu il documento:

LETTERA APERTA ALL'AMMINISTRAZIONE: ADERISCI ANCHE TU
Le intenzioni della Direzione centrale dell'Amministrazione Finanziaria sono certamente buone, e la loro propensione al dialogo lo e' altrettanto.
E' un vero peccato che alcuni Funzionari degli uffici periferici rovinino tutto utilizzando in modo errato e prevaricatore gli Studi, di fatto costringendo il contribuente a pagare comunque gli adeguamenti (magari "scontati") anche quando questi non siano aderenti alla realta'.
Per questo abbiamo predisposto un documento "aperto", che chiede espressamente all'Amministrazione Finanziaria di essere piu' stringente nella richiesta ai loro uffici periferici. 
VEDI IL DOCUMENTO, E FIRMALO ON LINE ANCHE TU, SE CONCORDI.
E' importante segnalare che il problema e' sentito dai contribuenti.
Puoi visionare il documento, e sottoscriverlo, dall'apposito spazio, qui.

LA CIRCOLARE 5 del 2008: UN'INDICAZIONE CHIARA
Ripetiamo: In questo senso e' CHIARISSIMA la Circolare dell'Agenzia delle Entrate n. 5 del 23 gennaio 2008 (clicca QUI per scaricarla direttamente dal sito dell'Agenzia delle Entrate, o QUI se ci fossero problemi dal sito dell'Agenzia). Leggila con calma: indica apertamente che lo studio di settore NON PUO' essere usato per pretendere il pagamento di importi aggiuntivi, se il reddito ipotizzato dal software non esiste, e che non deve essere il contribuente a "difendersi", ma l'ufficio a provare quello che pretende.

come chiedere l'ammissione in qualita' di Socio (solo fotografi professionisti)

 

COSA ERA SUCCESSO PRIMA
Come comunicato ai Soci, a seguito di proteste - fra cui le nostre - il Fisco ha diramato una circolare (la 41/E del 6 luglio 2007) in cui si introducono elementi significativi:

a) al punto 2.2 si specifica che i nuovi parametri potranno avere SOLO un valore indicativo, e NON essere la base per presumere un reddito; se vogliono sostenere un maggior imponibile, devono portare concreti altri elementi:

2.2 Valenza probatoria dei maggiori valori scaturenti dall’applicazione degli indicatori di normalita' economica.

Per far fronte agli impegni presi con le Associazioni di categoria dall’organo governativo (...) nonche', tenuto conto dell’emendamento all’Atto Senato 1485 in corso di approvazione, riguardante la definizione della valenza probatoria, quale presunzione semplice, dei maggiori valori risultanti dall’applicazione degli indicatori di normalita' economica (...) l’Ufficio dovra' motivare l’avviso di accertamento fornendo ulteriori elementi probatori per avvalorare i maggiori ricavi o compensi derivanti dall’applicazione degli indicatori di normalita' economica. A tal fine si dovra' tener conto delle specifiche condizioni del contribuente e dell’attivita' svolta nonche' delle possibili cause giustificative gia' evidenziate nelle circolari n. 31/E e 38/E del 2007.

Quindi, secondo la circolare, viene introdotta la necessita' per l'ufficio accertatore di motivare l'avviso di accertamento fornendo ulteriori elementi probatori per avvalorare i maggiori ricavi o compensi derivanti dall'applicazione dei nuovi indicatori, tenendo comunque conto delle specifiche condizioni del contribuente e dell'attivita' svolta.

b) Niente piu' indicatore della "redditivita' per addetto".
Un altro passo avanti e' l'esclusione, a partire dagli studi 2007, di un parametro che faceva schizzare verso l'alto la redditivita' se esisteva un collaboratore. Cosi', al punto 5 della circolare, leggiamo:

5. Studi di settore previsti in evoluzione per il periodo d’imposta 2007– Indicatore valore aggiunto per addetto

A seguito del comunicato stampa del Vice Ministro dell’Economia e delle finanze del 3 luglio 2007, si preannuncia che i prossimi studi di settore in evoluzione, previsti dal provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle entrate del 14 febbraio 2007, che entreranno in vigore a decorrere dal periodo d’imposta in corso alla data del 31 dicembre 2007, non saranno elaborati utilizzando l’indicatore “Valore aggiunto per addetto” per l’eventuale stima di maggiori ricavi o compensi. Tale indicatore verra' sostituito con un altro indicatore.
Pertanto, per i prossimi studi di settore in evoluzione, che entreranno in vigore a decorrere dal periodo d’imposta 2007, l’indicatore “Valore aggiunto per addetto” verra' utilizzato dall’Agenzia delle Entrate non ai fini del calcolo delle risultanze dello studio, maper approfondire l’analisi della coerenza economica dei singoli contribuenti rispetto a valori considerati normali per ogni comparto di attivita' economica e, quindi, come variabile di riferimento per la costruzione di liste selettive delle posizioni eventualmente da sottoporre a controllo.

Questa e' un'indicazione positiva, ma solo parzialmente. Come leggi, infatti, la marcia indietro e' per ora solo per gli studi 2007, cioe' per la prossima versione, e non per il calcolo fatto ora.


IL SONDAGGIO condotto nelle scorse settimane, ha evidenziato (limitatamente al rilevamento fra i Soci, per i quali possiamo essere garanti dell'attendibilita'), queste percentuali:

1) sono risultato congruo e normale 36%
2) mi viene chiesto un adeguamento minimo 14%
3) mi viene chiesto un adeguamento sostanzioso 33%
4) mi viene chiesto un adeguamento spropositato 17%

il che - in altri termini - significherebbe che il 64% degli operatori sarebbe risultato "Non Normale", e cioe' "diverso dalla media"; e di quale media mai si potrebbe parlare, se la maggioranza non vi rientra? 

E' una "curva gaussiana" di probabilita' assolutamente improponibile.

(Addirittura, estendendo il questionario al di fuori dei soci, gli operatori congrui risultano solo il 21%).


Erano DUE le novita' introdotte ad aprile 2007 dalle Finanze :

a) Nella giornata del 17 aprile 2007 abbiamo partecipato alla riunione della Commissione Esperti (Commissione di Validazione) per la presentazione delle novita' di Gerico 2007. 
Ai soci e' stato inviato un report commentato.
La giornata era incentrata sull'introduzione degli Indicatori di Normalita' Economica; si tratta di parametri aggiuntivi il cui scopo e' quello di paragonare in maniera "contabilmente critica" i dati contenuti nella dichiarazione. 
Alcuni parametri (vedi) diventano quindi parte assolutamente rilevante nell'individuare se - per l'Amministrazione Finanziaria - la dichiarazione e' attendibile o meno. 
Di fatto, oltre al concetto di "congruita'" (cioe' di consistenza credibile dell'imponibile), di "coerenza" (e cioe' appunto di coerenza logica fra i vari elementi dichiarati) viene aggiunto questo determinante fattore di "normalita'", e cioe' di vicinanza alla media di quanto dichiarato dagli altri operatori della stessa tipologia di attivita' e cluster di appartenenza.
In soldoni, questo si concretizza - nelle intenzioni dell'Amministrazione - in uno strumento statistico per contrastare i dati "addomesticati", cioe' artatamente modificati, adattati ed edulcorati per ottenere una finta congruita'. 
A partire da Gerico 2007, quindi, diventa piu' difficile par "passare" dati apparentemente corretti, ma distanti da quello che la media degli altri operatori dichiara.

Ora: da un lato, e' comprensibile l'intento dell'Agenzia delle Entrate, dato che la disponibilita' per tutti del sofware Gerico si poteva tradurre nel mezzo tecnico con cui ingannare l'Amministrazione. Per tutti i casi di dissimulazione, l'introduzione degli Indicatori di Normalita' portera' ad una maggiore equita', e va bene.
Il problema e' pero' che il sistema si basa su una procedura statistica che, pur essendo molto migliorata - con gli studi di settore - rispetto ai vecchi parametri presuntivi di reddito, resta sempre un'analisi statistica. 
In una minoranza di casi, quindi, succedera' che la nuova versione degli Studi (da Gerico 2007) riterra' come "non normale" una dichiarazione che - magari - potrebbe essere anomala perche' differente dalla media, ma e' in realta' veritiera.
A nostro avviso in questi casi, il problema potrebbe essere rappresentato non dal sistema di insieme degli Studi (che e' pensato con efficienza), quanto dall'atteggiamento di alcuni funzionari in alcune Sedi locali, cioe' gli uffici delle Agenzie delle Entrate locali, che poi sono quelle che si trovano a contestare le anomalie, e a gestire le prime fasi di verifica e contenzioso.
A volte capita, infatti, che alcuni Funzionari delle sedi locali percepiscano gli Studi di Settore come uno strumento assolutamente oggettivo e matematicamente certo, facendo venir meno l'unico strumento che ancora a volte manca agli Studi: dopo l'efficiente individuazione statistica delle linee guida e l'evidenziazione delle anomalie, la gestione "intelligente" di tali anomalie, con vera disponibilita' degli uffici locali all'analisi dei casi effettivamente differenti dalla normalita'. 
Cosa, questa, che non avviene sempre, creando ovvi problemi ai contribuenti "strani", e anche un problema di "immagine" agli Studi di settore che, da strumento mirato, intelligente, concertato con le parti e ben curato qual e', rischia (a volte) di essere utilizzato da alcuni Funzionari come un "letto di Procuste", su cui forzare le "dimensioni" del soggetto.

In qualita' di membri della Commissione di Validazione degli Studi di Settore ci stiamo quindi muovendo affinche' l'Amministrazione Centrale, oltre a curare ottimamente il sistema di controllo centrale basato su Ge.Ri.Co, si attivi anche per una campagna di sensibilizzazione dei Funzionari delle Sedi decentrate, che devono poter utilizzare uniformemente il mezzo degli studi di settore, ma anche gestire le anormalita' in maniera disponibile al dialogo, con la vera intenzione di capire la situazione di chi si trova ad essere analizzato sulla base di una statistica che puo' avere i problemi di tutte le statistiche (vedi).

Il dr Luigi Magistro Direttore Aggiunto della Direzione Centrale Accertamento dell'Agenzia delle Entrate mentre illustra il sistema. il gruppetto dei rappresentanti delle Categorie della Commissione Esperti Studi di Settore (Roberto Tomesani di TAU Visual in primo piano) durante la presentazione del nuovo sistema adottato in Gerico 2007.

Se vuoi avere dati APPROFONDITI sul nuovo sistema, vai alla pagina dell'approfondimento (clicca qui)


b) La seconda novita' e' parzialmente ancora da venire: lo studio specifico per le attivita' fotografiche sta per essere sottoposto a revisione; quello che era lo studio SG74U, poi diventato TG74U, viene ora ulteriormente revisionato e diventera': UG74U.
Lo studio verra' discusso nelle prossime settimane. Per ora, in anteprima, segnaliamo la nuova analisi e divisione in cluster (clicca qui per il pdf della nuova suddivisione dei cluster)

 

 

 

 


 

 

 

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